Uno studio condotto da tre docenti universitari dell'ateneo catanese vince l'Ig Nobel 2022, la cerimonia di consegna di premi per le ricerche scientifiche "da ridere" che fanno riflettere.

L’Università di Catania si aggiudica l’Ig Nobel 2022, il premio assegnato dalla rivista scientifico-umoristica statunitense Annals of Improbable Research che premia gli studi e le ricerche più bizzarre, scatenando prima il riso del pubblico, ma poi lo portano alla riflessione e all’interesse verso la scienza, la medicina e la tecnologia.
A vincere il premio è stata la ricerca “Talent vs Luck: The Role of Randomness in Success and Failure” pubblicata su Advances of Complex Systems, realizzata dai docenti Alessandro Pluchino, Andrea Rapisarda del Dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana”, e Alessio Emanuele Biondo del Dipartimento di Economia e Impresa con un articolo risalente al 2018.
Pluchino e Rapisarda, insieme a Cesare Garofalo (sociologo), conquistarono già un altro premio Ig Nobel nel 2010 per il Management.
Durante la cerimonia svolta in streaming, a differenza degli anni passati quando veniva ospitata presso il prestigioso Sanders Teather della Harvard University di Boston, i ricercatori etnei, hanno ricevuto il riconoscimento da Donna Strickland, premio Nobel per la Fisica 2018 e, con un breve video, hanno illustrato la loro ricerca che sin da subito aveva ricevuto una notevole visibilità internazionale, grazi anche alle molte citazioni derivate da prestigiose testate internazionali quali il MIT Technology Review, Scientific American, Sunday Times, Die Welt, Forbes e The Irish Times.
Lo studio attirò anche l’attenzione della televisione coreana SBS che a Catania, nel 2018 realizzò un servizio televisivo.
I ricercatori hanno pubblicato nel 2019 un libro sul loro studio dal titolo “Talento e Fortuna: gli ingredienti del successo”, edito Malcor D’Edizione.
“Attraverso un modello matematico ad agenti, – hanno spiegato i ricercatori – simulato numericamente al computer, è stato quantificato il ruolo del caso nel raggiungimento del successo di un certo numero di persone dotate di un talento distribuito secondo una legge a campana, come del resto è quello del quoziente di intelligenza. Attraverso una dinamica molto semplice e intuitiva, abbiamo verificato come degli agenti, dotati anche di un capitale iniziale uguale per tutti, in seguito a incontri casuali con eventi positivi (che fanno raddoppiare il capitale di ognuno con una probabilità proporzionale al proprio talento) e negativi (che fanno dimezzare il proprio capitale) riescono a riprodurre la famosa legge di Pareto, per cui il 20% della popolazione possiede l’80% della ricchezza totale.
Ma il risultato più interessante è stato che quasi sempre le persone che raggiungono il maggiore successo, nell’arco di una carriera di 40 anni, non sono quasi mai le persone più di talento, ma solo quelle più fortunate e con un talento poco sopra la media. Come dire che il talento è necessario, ma non sufficiente per avere successo“.
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