Il maxi rogo che ha colpito, la scorsa notte, l’isola di Pantelleria è ormai stato domato. L’incendio, partito dalle contrade Khamma, Perimetrale e Favarotta, ha mandato in fiamme circa 30 ettari: diversi vigneti sono andati bruciati, così come sono stati registrati dei danni collaterali alle abitazioni, pur non coinvolgendole direttamente. Nessuna persona, tuttavia, ha riportato lesioni a causa dell’incendio.
Aperta inchiesta
Partirà presto la vera e propria conta dei danni. Nel frattempo la Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un’inchiesta sull’incendio.
Tutto farebbe pensare che il maxi rogo non sia stato causato dal grande caldo che in queste ore sta interessando la Sicilia, bensì dalla mano umana. Lo testimonierebbe, secondo quanto riportato dall’Ansa, anche un abitante dell’isola di Pantelleria, che ha seguito lo svilupparsi dell’incendio sin dall’inizio, vedendo le fiamme espandersi sempre più in fretta a causa del vento di scirocco.
Nelle scorse ore anche il capo della Protezione Civile siciliana Salvo Cocina ha dichiarato che quello divampato nelle scorse ore è, con ogni probabilità, un incendio doloso.
Intervenuto anche il sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo, che sottolinea come il rogo sia “partito da due punti distanti tra loro centinaia di metri”.
“Nella notte una trentina di persone sono state messe al sicuro per precauzione via mare e diciotto di loro sono stati ospitati dal Comune. Non ci risultano che ci siano feriti, ma soltanto tanta paura – ha proseguito Campo – C‘è stata una grande sinergia e un forte impegno, professionale e umano, da parte di tutti i soccorritori: vigili del fuoco, volontari, corpo forestale, protezione civile comunale, carabinieri, marina militare e guardia costiera. E ne siamo orgogliosi. Hanno fatto un grande lavoro in attesa dei ‘rinforzi'”.