In una famosa struttura alberghiera della cittร di Catania si impiegavano lavoratori che figuravano, tuttavia, come tirocinanti non retribuiti: con tale stratagemma si puntava ad evadere le tasse e a risparmiare anche sui salari.
Sfruttamento ed evasione fiscale
Secondo quanto ora emerso nell’ambito delle indagini, i soggetti in questione figuravano come tirocinanti non retribuiti, quando, invece, venivano usati, o meglio sfruttati, come personale dell’hotel e per ricoprire qualsiasi ruolo. Quanto messo in atto dai proprietari della struttura รจ stato scoperto dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania grazie a una complessa verifica volta a contrastare gli illeciti in materia di lavoro nero e irregolare su tutto il territorio siciliano. Cosรฌ รจ emerso il nome della struttura e si รจ scoperto come i proprietari si avvalessero di finti tirocinanti per raggirare l’INPS.
False dichiarazioni
Secondo la verifica svolta dal Nucleo PEF di Catania, attraverso un’attenta analisi sulla documentazione contabile ed extra-contabile e alcune testimonianze ricevute dagli stessi soggetti impiegati, la struttura ricettiva avrebbe indebitamente comunicato ai predetti Enti che 65 lavoratori, tra il 2017 e il 2020, avrebbero svolto attivitร solo a livello di tirocinio extra-curriculare, remunerato con un semplice rimborso spese.
ร cosรฌ venuto fuori che allโinterno dellโHotel non si sarebbe mai svolta una vera e propria attivitร formativa on the job nei confronti dei tirocinanti. Anzi, questi sarebbero stati in realtร impiegati come lavoratori subordinati presso le cucine, quali camerieri di sala o addetti alle pulizie.
Per tale ragione sono state contestate alla struttura sanzioni per oltre 1,6 milioni di euro.