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Come ogni anno il Censis pubblica le classifiche delle migliori università in Italia sia statali che private facendo anche una differenza tra triennali, biennali e magistrali a ciclo unico. In totale le classifiche stilate sono 69. Si tratta della ventiduesima edizione delle classifiche Censis. In particolare, si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano (atenei statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensioni) basata sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità. Di seguito analizzeremo la situazione riguardante le facoltà di ingegneria industriale e dell’informazione
Migliori Università Ingegneria statali secondo Censis: la didattica
Per quanto riguarda la didattica per la classifica delle migliori università di ingegneria in Italia spicca l’università delle Marche che si piazza al primo posto con un punteggio di 101,50. Al secondo posto si piazza l’università di Modena e Reggio Emilia e al terzo e quarto posto troviamo rispettivamente il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano.
Le università siciliane, in questa classifica riguardante la didattica si piazzano in fondo. Infatti, in decima posizione troviamo l’università di Palermo, l’università di Catania al 27esimo posto e l’università di Messina all’ultimo posto ovvero al 33esimo.
La progressione di carriera
Per quanto riguarda la progressione di carriera, secondo la statistica effettuata da Censis in riferimento all’anno accademico 2022/23 per le università statali triennali della facoltà di ingegneria, spicca al primo posto il Politecnico di Milano con un punteggio di 110. Al secondo posto c’è l’università di Bologna con un punteggio di 108 e al terzo invece l’università di Trento con un punteggio di 106.
L’università di Palermo, nella classifica Censis riguardante la progressione di carriera si trova all’ottavo posto con un punteggio di 98. Unict, in questa classifica è al 25esimo posto con un punteggio di 82.
Rapporti internazionali
I Rapporti Internazionali stilati secondo la classifica Censis per le migliori università ingegneria, vedono piazzarsi in prima posizione l’università delle Marche con punteggio di 110, così come era già in prima posizione per quanto riguarda la classifica relativa alla didattica. In tale classifica l’università di Catania scende in 36esima posizione con un punteggio di 72. Mentre, l’università di Messina, in questa classifica riguardante i Rapporti Internazionali è in 40esima posizione, ovvero penultima.
Migliori università ingegneria non statali secondo Censis
Censis, tiene conto, durante la classificazioni delle migliori università se quest’ultime sono statali o private. Infatti, le classifiche sono differenti e al primo posto per le non statali troviamo la LIUC Cattaneo con un punteggio di 1o7, 5 per quanto riguarda il punteggio generale. Stessa situazione per la progressione carriera e per i rapporti internazionali.
Il Campus Roma Biomedico è al secondo posto per il punteggio generale e per la progressione carriera ma si piazza in terza posizione per quanto riguarda i rapporti internazionali.
Al terzo posto si classifica l’Università di Bolzano per quanto riguarda il punteggio generale e la progressione di carriera ma, sale in seconda posizione per quanto riguarda i rapporti internazionali.
Al 4° posto per quanto riguarda la classifica delle migliori non statali di ingegneria si trova l’Università Kore di Enna.
Più uomini che donne scelgono di non proseguire gli studi universitari
Sono più gli uomini che le donne a scegliere di non proseguire gli studi e dunque a lasciare incompleto il percorso universitario. A livello di dati gli studenti di sesso maschile immatricolati sono diminuiti del 3,2% e le studentesse del 2,6. Il fenomeno delle mancate immatricolazioni incide in tutta Italia e non solo in alcune parti del paese.
Tuttavia, però, sono gli atenei del Sud ad avere la peggio: -5,1% equivale a oltre 4.900 immatricolati in meno. Seguono gli atenei delle regioni del centro con -2,9%, Nord-Ovest con -2,3%. Invece, quelli del Nord-Est hanno registrato solamente il -0,1% di immatricolati in meno.