Università in pillole

Migliori città universitarie, la classifica QS: presenti anche due italiane

Migliori città universitarie, la classifica QS a riguardo è stata pubblicata di recente: tra i luoghi presenti nella lista spiccano anche due italiane.

Migliori città universitarie: la Quacquarelli Symonds (QS) è un’azienda britannica specializzata in educazione e studio all’estero che, tra i vari servizi, si occupa anche di stilare diverse classifiche universitarie.

Nella decima edizione della classifica QS Best Student Cities 2023, pubblicata ieri, è possibile confrontare 140 città studentesche, incluse 30 new-entry.

Migliori città universitarie: la classifica

Anche nella classifica di quest’anno Londra mantiene il suo status di migliore città studentesca del mondo, per la quarta edizione consecutiva. Al secondo posto, Monaco condivide la medaglia d’argento con Seoul. Zurigo al quarto e Melbourne al quinto entrano nella top 5, mentre le città europee di Berlino, Parigi ed Edimburgo si uniscono alla top 10. Le città italiane in classifica sono solo due: Milano e Roma, rispettivamente al 48esimo ed al 74esimo.

QS classifica le città con una popolazione di almeno 250.000 abitanti e con almeno due università presenti nel QS World University Rankings ed include le opinioni sia di futuri studenti, sia di alunni/ex studenti. In oltre 98.000 hanno partecipato al sondaggio di QS, e le loro opinioni contribuiscono a determinare l’indice di Desiderabilità di una città (studenti potenziali) e l’indice Voce/Opinioni degli Studenti (ex studenti).

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I metodi di classifica utilizzati

Per stilare la classifica delle migliori città, QS si serve di 6 metriche in particolare, che al momento del conteggio dei punti finali hanno uguale peso:

  • Classifiche universitarie, “La città ha una serie di università di alto livello?”;
  • Mix di studenti, “Quanti studenti internazionali ci sonoin città?”;
  • Desiderabilità, “Quanto è sicura la città?”;
  • Accessibilità, “La città è accessibile agli studenti?”. Questo gruppo di indicatori tiene conto di una serie di parametri relativi al costo della vita, tra cui le tasse universitarie medie;
  • Attività di Recruitment, “I datori di lavoro hanno un’alta considerazione dei neo-laureati?”. Questo gruppo di indicatori tiene conto anche dei livelli di occupazione giovanile in una città;
  • Voce degli studenti, “Quanti studenti continuano a vivere nella città dopo gli studi?”.

Le città italiane in classifica

Sia Milano che la capitale italiana scendono nel parametro Classifica Universitaria di QS (WUR – World University Rankings) e salgono per “Mix di studenti”. Milano perde due punti, ma rimane tra le migliori cinquanta città al mondo per gli studenti. Roma, invece, ne perde cinque.

Milano ottiene un punteggio complessivo pari a 71.4 ed anche il risultato migliore nell’indicatore che misura l’attività dei datori di lavoro in termini di recruitment di neo-laureati, posizionandosi al 21° posto a livello mondiale. Per quanto riguarda invece Roma, il suo punteggio complessivo è di 59.4. Entrambe le città italiane sono diventate più costose e meno accessibili per gli studenti rispetto alla scorsa edizione.

roma e milano