Bonus 200 euro anche per docenti e ATA, ecco tutto quello che c'è da sapere per il nuovo sostegno incluso nel Decreto Aiuti.
Bonus 200 euro anche per docenti e ATA: il bonus appartiene al decreto aiuti ed è destinato a tutti i pensionati e i lavoratori dipendenti (anche docenti e ATA), ma con reddito fino ai 35mila euro. Il bonus ha lo scopo di aiutare le persone in difficoltà con l’aumento dei prezzi e quest’ultimo, secondo le ultime notizie, dovrebbe essere pagato il prima possibile.
Il bonus 200 euro inoltre è destinato verso tutti coloro che per tutto il mese di giugno 2022 percepiranno l’indennità di disoccupazione o la Naspi. Il bonus andrà anche a chi riceve già il reddito di cittadinanza, oltre che ai lavoratori domestici ed ai lavoratori stagionali. A riceverlo quindi saranno più della metà degli Italiani, ovvero 31,5 milioni di cittadini, nello specifico parliamo di: 13,78 milioni di lavoratori dipendenti, 13,7 milioni di pensionati e 4 milioni di altri cittadini, tra cui 900mila percettori di Reddito di cittadinanza ma anche 750mila badanti e colf.
Si tratta di una misura una tantum. Viene dato quindi una sola volta e il bonus lo si ritrova nel cedolino della pensione o nella busta paga, come se fosse un aumento. Sostanzialmente non è necessaria nessuna richiesta e arriverà tramite la busta paga del mese di luglio per i lavoratori, mentre nel caso dei pensionati arriverà tramite l’INPS.
Invece non è ancora ben definito il tipo di contributo che verrà dato ai professionisti ed agli autonomi, si potrà contare su un fondo da 500 milioni di euro, ma sarà necessario un decreto a parte che deve essere messo a punto da parte del ministero del lavoro entro 30 giorni.
Si ricorda che il decreto Aiuti è stato varato dal governo il 3 maggio e ritoccato il 5 maggio, per ricevere il via libera dalla Ragioneria dello Stato, la misura sarà coperta dalla tassa sugli extra profitti delle aziende energetiche.
Secondo Il Sole 24Ore, dovrebbero essere esclusi dal bonus tutti i docenti e ATA non di ruolo con incarico che termina il 30 giugno 2022. Si tratta, in questo caso, di lavoratori che hanno beneficiato dell’esonero dello 0,80% nel primo quadrimestre dell’anno in corso ma che non hanno una retribuzione nel mese di luglio. In quanto non più in servizio non potranno ricevere l’indennità dalla scuola, inoltre i soggetti stessi non avranno il bonus INPS. Tuttavia, è possibile però che in sede di conversione di legge, le carte in tavola possano cambiare.
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