Con la fine dello stato di emergenza con data 31 Marzo, si potrebbe verificare anche la rimozione del Green Pass. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa dice a tal proposito: “Fortunatamente i dati della pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c’è ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da questa situazione e l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione“
Inoltre ha parlato di una possibile eliminazione del green pass in corrispondenza alla fine dello stato di emergenza supponendo che: “credo che sia uno scenario possibile, dobbiamo completate la somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno misure restrittive“. Parole che egli espone ospite a Radio Anch’io su Rai Radio 1, sottolineando che sono all’incirca 1,2 milioni gli over 50 non ancora vaccinati di cui 500 mila, sono lavoratori.
Da oggi obbligo di green pass per i lavoratori
Da oggi 15 febbraio 2022, è scattato l’obbligo di Super Green Pass o Green Pass rafforzato per tutti gli over 50, per recarsi sul posto di lavoro. Quindi giunge alla fine la corsa ai tamponi, di cui molti ne facevano uso da ormai inizio pandemia, pur di non vaccinarsi.
È necessario ad oggi essersi vaccinati o essere guariti dalla malattia. Più nello specifico, dopo la prima dose, è valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione e fino alla dose successiva, mentre dopo la seconda dose, è valido per sei mesi, dopo la dose di richiamo è illimitato. Da specificare però che quest’obbligo viene meno nel caso in cui ci siano soggetti con comprovate controindicazioni cliniche per il vaccino, che siano documentate e attestate dal medico di medicina generale o dal medico vaccinatore o che abbiano contratto il virus, e quindi che abbiamo effettivamente l’immunizzazione naturale.
Sanzioni in caso di non rispetto della normativa
Per tutti i soggetti trovati sul posto di lavoro senza certificato verde rafforzato, rischia se over50, una multa dai 600 ai 1.500 euro, con aggravante se la mancanza si protrae per oltre 4 giorni , con la possibile sospensione dello stipendio e dal servizio lavorativo. Ma le sanzioni non sono solo per i lavoratori ma anche per i datori di lavoro negligenti, la cui somma parte da 400 fino a 1000 euro. Quest’obbligo avrà fine il 15 giugno.
I controlli non riguarderanno solo i lavoratori sul posto di lavoro, ma anche quelli in smartworking. Certamente sarà più complicata la verifica ma non si esclude che ci sia.