Harry Potter e l’ordine della fenice [Italia uno, 21.30]: Quinto anno ad Hogwarts per i giovani maghi Harry, Hermione e Ron… Voldemort è ritornato. Nessun membro del Ministero della Magia sembra crederci. Il ministro delle istituzioni magiche, Cornelius Caramell, è fermo nel suo voler arginare in tutti i modi coloro che oseranno affermare il contrario. Harry, sopravvissuto con il cugino Dudley all’attacco di due Dissennatori, viene espulso da Hogwarts per avere usato impropriamente la magia davanti a un babbano. Durante il processo che dovrà decidere le futuri sorti del giovane, Silente riesce abilmente a far reintegrare il ragazzo introducendolo alla conoscenza dell’Ordine della Fenice, un gruppo di nobili cavalieri magici avversari di Voldemort. Mentre l’oscuro signore recluta vecchi servitori di ascendenza pura per raggiungere i suoi scopi, l’esercito “templare” di Silente se la dovrà vedere contro due avversari: i potenti poteri dei Mangiamorte e Caramell, che si ostina a negare il ritorno di Voldemort. Utilizzando i suoi poteri, Caramell fa rimuovere Silente dalla sua carica di presidenza di Hogwarts (al suo posto inserisce la perfida Dolores Umbridge) e questa volta Harry dovrà cavarsela da solo, ma ben presto scopre che i suoi giovani colleghi sono intenti ad aiutarlo nella lotta contro il signore oscuro.
The code [Rai Movie, 21.10]: L’esperto ladro Keith Ripley coinvolge il più giovane Gabriel Martin nel piano per rubare due preziose uova Fabergé da un inaccessibile caveau.
Conta su di me [La 5, 21.10]: Lenny, rampollo ricco e viziato dedito alla bella vita, si vede tagliare i fondi dal padre dottore. Quest’ultimo, per responsabilizzarlo, lo costringe a passare del tempo con David, un suo giovane paziente affetto da un difetto cardiaco congenito. Lenny dovrà aiutare il ragazzo a soddisfare la sua lista di desideri prima di morire: nascerà tra loro un’insolita e profonda amicizia.
Perfetti sconosciuti [Cine 34, 21.00]: Quante coppie si sfascerebbero se uno dei due guardasse nel cellulare dell’altro? E’ questa la premessa narrativa dietro la storia di un gruppo di amici di lunga data che si incontrano per una cena destinata a trasformarsi in un gioco al massacro. E la parola gioco è forse la più importante di tutte, perché è proprio l’utilizzo ludico dei nuovi facilitatori di comunicazione a svelarne la natura più pericolosa: la superficialità con cui (quasi) tutti affidano i propri segreti a quella scatola nera che è il proprio smartphone (o tablet, o pc) credendosi moderni e pensando di non andare incontro a conseguenze, o peggio ancora, flirtando con quelle conseguenze per rendere tutto più eccitante..