La Sicilia ĆØ entrata in zona arancione solo ieri, ma uno dei parametri che ne hanno determinato l’ingresso ĆØ giĆ sceso sotto la soglia critica. L’Isola, infatti, ha un tasso di saturazione delle terapie intensive del 19%, mentre per entrare in zona arancione la soglia di occupazione dev’essere superiore al 20%.
Tuttavia, la Sicilia resterĆ in zona arancione almeno fino a lunedƬ prossimo, quando entreranno in vigore le nuove disposizioni del ministro Speranza. Nel frattempo, la regione ha comunque un tasso di occupazione superiore alla media nazionale del 17%. Assieme alla Sicilia, altre 7 regioni e province autonome superano la media, sforando anche la quota del 20% dei ricoverati in terapia intensiva: Trento (27%), Piemonte (24%), Friuli e Toscana (22%), Lazio, Marche e Val dāAosta (21%).
A livello giornaliero, il tasso cala in 4 regioni: Lazio (21%), PA Bolzano(17%), Piemonte (24%), Puglia(13%). Cresce, però, in altrettante: Basilicata(8%), PA Trento(27%), Toscana(22%), Veneto(17%). Inoltre, il dato ĆØ stabile in Abruzzo(20%), Calabria(16%), Campania(12%), Emilia Romagna(17%), Friuli(22%), Liguria(18%), Lombardia(15%), Marche(21%), Molise(5%), Sardegna(15%), Sicilia(19%), Umbria(9%), Val dāAosta(21%). Lo stabiliscono i dati Agenas, aggiornati al 24 gennaio.
Per quanto riguarda i contagi, anche la giornata di ieri ha segnato in Sicilia un’ulteriore diminuzione dei positivi, fermi a quota 3.629 nuovi casi. I morti, tuttavia, sono 33, un numero ancora molto alto rispetto alle altre regioni.













