Catania In Copertina

Il Cutelli di Catania ora co-intitolato all’eroe antifascista Salanitro, Preside: “Esempio indimenticabile”

Carmelo Salanitro
Ormai alle porte la cerimonia ufficiale di co-intitolazione del Liceo Ginnasio Statale "Mario Cutelli" a Carmelo Salanitro, docente antifascista che sacrificò la vita in nome dei propri ideali. La Dirigente Scolastica dell'istituto catanese, la Professoressa Elisa Colella, ha chiarito ai microfoni di LiveUnict la ragione di questo riconoscimento e raccontato come l'idea sia divenuta realtà.

Un grande giurista ed un coraggioso eroe antifascista ora idealmente accostati nella denominazione di un istituto catanese. Il Liceo Ginnasio Statale “Mario Cutelli” affiancherà al proprio nome storico quello di Carmelo Salanitro, docente che qui ha lavorato e che si è distinto per il suo coraggio e il suo impegno civile.

La cerimonia ufficiale di co-intitolazione, a cui si accederà solo su invito personale ma che si potrà comunque seguire anche in streaming, avrà luogo presso l’Aula Magna del liceo giovedì 27 gennaio, in occasione della Giorno della Memoria.

Ma chi era Carmelo Salanitro e perché merita questo grande riconoscimento? LiveUnict lo ha chiesto alla Dirigente Scolastica del Liceo classico in questione, la Professoressa Elisa Colella.

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Carmelo Salanitro: storia di un insegnante-eroe

La vita di Carmelo Salanitro inizia ad Adrano, in provincia di Catania, l’ormai lontano 30 ottobre 1894. Salanitro insegnò, dopo che presso il Liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale, proprio all’interno del Liceo “Mario Cutelli”. Ma non si limitò mai a trasmettere sole nozioni di latino e greco.

Attivo sostenitore del movimento antifascista, scosso dalla promulgazione delle leggi razziali (nel 1938) e dall’entrata in guerra dell’Italia, distribuì anche ai propri studenti volantini inneggianti alla libertà e al pacifismo. “Siciliani non combattiamo, il vero nemico dell’Italia è il Fascismo”: è uno dei tanti messaggi scritti dal docente.

Una campagna di sensibilizzazione, quella condotta da Salanitro, portata avanti tra il 1939 ed il 1940 con un senso del dovere disarmante, proprio solo di chi ha davvero colto l’essenza della professione dell’insegnante.

“La Scuola, per tutti noi che vi operiamo, è un luogo di realizzazione professionale e umana, in cui, senza alcuna enfasi retorica − dichiara la Dirigente del Liceo “Mario Cutelli”, la Professoressa Elisa Colella  − , posso dire che esplicitiamo una missione formativa ed educativa insostituibile per i giovani che ci vengono affidati dalle famiglie. 

Il Professor Salanitro esercitò il suo magistero in un’epoca in cui era difficile, se non impossibile, mantenere fede a tale compito senza piegarsi o cedere a pressioni insostenibili: immagino − continua − che la coscienza di dover trasmettere agli studenti di allora valori etici fondamentali, quali la difesa della pace e della libertà e il contrasto della repressione e della guerra, l’abbiano spinto a non cedere, fino all’esito che ben conosciamo”.

L’operato di questo coraggioso docente venne scoperto e denunciato, il 14 novembre 1940, dall’allora Preside del Liceo “Mario Cutelli”, Rosario Verde.

“È stato arrestato in classe davanti ai suoi studenti attoniti tiene a ricordare la Dirigente Scolastica – che ne hanno conservato per sempre una traccia indelebile nella mente”.

Alcuni mesi dopo, Il 25 febbraio 1941, il Tribunale speciale per la difesa dello Stato condannò, con l’accusa di “Propaganda antinazionale, offese al duce e a Hitler”, Carmelo Salanitro a diciotto anni di detenzione. Periodo, questo, che scontò nel carcere di Regina Coeli a Roma, a Civitavecchia e Sulmona e nel corso dei quali scrisse molteplici lettere ai familiari. E proprio da alcuni degli scritti in questione emerge come neanche la reclusione avesse piegato le idee del docente, né la sua fiducia nell’avvenire.

A seguito della caduta del regime, fu consegnato alle autorità naziste e, nel 1943, deportato presso il Campo di concentramento di Dachau prima, in quello di Mauthausen poi.

In quest’ultimo luogo, dopo ulteriori trasferimenti e, come ricordato dalla Dirigente Elisa Colella, “un giorno prima della Liberazione” si concluse la vita di questo siciliano eroico: Carmelo Salanitro morì in una camera a gas tra il 23 e il 24 aprile 1945.

La co-intitolazione: dall’idea all’ufficialità

Ben settantasette anni dopo la sua morte, l’Istituto ringrazia a proprio modo quell’insegnante che si è speso senza riserve. Lo farà quotidianamente, portando negli anni il suo nome. Ma quando e come nasce l’idea della co-intitolazione? In attesa della cerimonia destinata ad ufficializzarla, la Dirigente della scuola ripercorre i passi compiuti per il raggiungimento dell’obiettivo.

“L’intervento di Francesco Merlo sulle pagine di ‘Repubblica’, il confronto con una mia carissima amica, la Professoressa Zinetta Cicero, docente del Liceo Classico Socrate di Roma, l’intervento della Dottoressa Torrisi, figlia di un ex-allievo del prof  Salanitro a cui ha dedicato una delle sue liriche − racconta Elisa Colella – , mi hanno spinto a riprendere in considerazione l’iniziativa promossa già in passato da alcuni estimatori della figura del professore Salanitro

Così si è fatta strada l’idea di costituire un Comitato Promotore, cui hanno aderito subito con entusiasmo docenti della Scuola e dell’Università, giornalisti, intellettuali. Da quel momento tutto è andato avanti celermente, grazie anche alla collaborazione e alla dedizione di chi con me ha creduto nel progetto”.

La volontà di molti ha, dunque, trasformato una proposta ambiziosa in un gesto concreto, doveroso agli occhi della Dirigente Scolastica.

“Ritengo che rappresenti il giusto riconoscimento dovuto ad un martire afferma la Preside, la Professoressa Colella – . La vicenda umana e professionale del Professore Salanitro non può non essere un ammaestramento e un esempio indimenticabile per tutti noi.

È stato un eroe che, rifacendosi all’insegnamento dei classici, saldo nella sua fede cattolica, ha voluto difendere la libertà d’espressione all’interno della Scuola in anni di repressione e censura e che non volle chiedere la grazia, per coerenza e fierezza d’animo”.

Si esplicita, tuttavia, che la co-intitolazione non è la prima iniziativa ideata dal Liceo “Mario Cutelli” con l’obiettivo di preservare la memoria di Salanitro. In passato, in suo nome, è stato organizzato un concorso rivolto agli studenti di tutta Italia e ispirato a valori che quest’uomo conosceva bene, quali la libertà e la pace. Il docente è, inoltre ricordato per mezzo di una lapide e di una pietra d’inciampo, rispettivamente collocate nell’atrio e dinanzi al cancello d’ingresso dell’istituto.

Il giudizio degli studenti

È legittimo chiedersi come gli studenti abbiano giudicato e accolto una novità rilevante come la modifica del nome del liceo in cui studiano e trascorrono buona parte del loro tempo.

“I rappresentanti di Istituto hanno richiesto una consultazione al fine di confrontarsi con tutta la popolazione studentesca – spiega la Dirigente del Liceo “Cutelli”, Elisa Colella – , anche se in verità al dibattito hanno preso parte poco più di un quarto degli studenti.

Hanno voluto comprendere chi fosse Carmelo Salanitro e, in un confronto aperto, hanno ascoltato i loro docenti presentare la figura del professore ed esprimersi comunque in pareri differenti in merito alla co-intitolazione: iniziativa che, se è vero che ha visto anche tra i giovani pareri discordanti, anche per coloro che dapprima erano incerti, se non contrari, oggi è fonte di orgoglio“.

Carmelo Salanitro e Mario Cutelli: qualcosa in comune?

A breve la scuola con sede centrale in via Firenze, rinominata, sarà nota come Liceo Ginnasio Statale “Mario Cutelli – Carmelo Salanitro”. Questa modifica non punta per certo a mettere in ombra la figura del giurista catanese vissuto tra XVI e XVII secolo, ma dagli insegnamenti sempre attuali.  Il conte di Villa Rosata Mario Cutelli, uomo che credette ed investì molto sulla formazione, continuerà ad essere ricordato ed ammirato.

Attraverso una co-intitolazione che ha carattere di arricchimento, questo personaggio viene ora affiancato ad un simbolo dell’antifascismo civile, dunque ad una personalità almeno in apparenza nettamente distante per epoca ed imprese. Come motivare tale originale scelta?

“Il Convegno di Studi ‘Mario Cutelli e Carmelo Salanitro. Tra Memoria, Cultura e Formazione’, che si terrà il 26 gennaio, nell’Aula Magna del nostro Istituto, affronta proprio questo aspetto – conclude la Dirigente del liceo, la Professoressa Elisa Colella – . In particolare, l’intervento del Professore Distefano si soffermerà sulla formazione delle nuove generazioni e il rinnovamento della società nella teoria e nella pratica di Mario Cutelli e Carmelo Salanitro.

L’accostamento delle due figure, dunque, nasce dall’idea comune di una scuola statale, accessibile a tutti, una scuola che accoglie in classe giovani di tutte le estrazioni sociali, che poi eserciteranno la loro professione vivendo in una società ‘educata’ e rispettosa dei diritti altrui

Sarà interessante – conclude –  ascoltare a tal proposito le voci e gli approfondimenti del Professore Franco Benigno e del professore Rosario Mangiameli che dedicano i loro interventi alle due singolari figure”.

A proposito dell'autore

Marzia Gazzo

Marzia Gazzo nasce a Catania il 6 giugno 1998. Laureata in Lettere Moderne, collabora con la testata LiveUnict da maggio 2018. Da dicembre 2020 è coordinatrice della redazione. Ama leggere belle parole, ascoltare voci, raccontare storie.