Si tratta della nota trovata del fronte no-vax e sono delle feste con persone positive al Covid per potersi contagiare e ottenere la certificazione verde. Anche in Sicilia spuntano persone disposte a parteciparvi.
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Se ne era già sentito parlare in passato, ma ultimamente, soprattutto dopo la stretta del Governo con l’ultimo decreto Covid, sono tornati alla ribalta: sono i Covid Party, vale a dire feste con persone positive tra i partecipanti. Il fenomeno è riapparso insistentemente soprattutto a ridosso delle festività di fine anno, coinvolgendo un alto numero di persone, anche in Sicilia.
Lo scopo di questi incontri è quello di riunirsi con persone positive per contagiarsi e, di conseguenza, ottenere la certificazione verde dopo la guarigione. Infatti, a decidere di prendere parte e organizzare queste “feste” sono esponenti del fronte no-vax, i quali preferiscono ottenere il green pass dopo aver contratto il virus invece di ricorrere alla vaccinazione.
Chiaramente, si tratta di una pratica fuori legge e illegale, che mette in allarme le autorità e non solo. In effetti, il principale settore in allarme è quello medico, dato che non sempre chi si contagia riesce a superare questo processo senza gravi conseguenze e senza finire intubato in terapia intensiva. Ed è possibile testimoniarlo dal numero di vittime del virus in questi ultimi due anni di pandemia.
Tuttavia, sono molti ad essere più propensi a scegliere la rischiosa via del contagio per ottenere la certificazione verde. Secondo quanto riportato da Adnkronos, l’organizzazione avviene prevalentemente su gruppi Telegram, dove è possibile definire le modalità dell’incontro clandestino. Infatti, sono diversi a pubblicare messaggi con la forma di veri e propri annunci, con tanto di offerta di soldi in cambio: “Sono della provincia di Agrigento. Cerco positivo urgentemente e sono disposto a pagare“.
E ancora, avviene l’opposto, vale a dire persone positive che si offrono come vettori di contagio: “Sono positivo e vivo in Toscana”. Inoltre, non sempre la distribuzione geografica dei membri del gruppo è un impedimento per l’organizzazione, dato che alcuni si dicono disposti a “spostarsi ovunque” pur di essere contagiati.
Dura la reazione del noto infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive all’ospedale San Martino di Genova, che definisce i Covid Party o Corona Party come qualcosa di “terribile” e aggiungendo che: “andando in una festa dove ti contagi con il coronavirus può andarti bene, con una forma blanda, ma anche malissimo e finire in rianimazione e anche peggio. Lo abbiamo detto e ridetto di fronte, il rischio è altissimo e così si gioca con la morte come con la roulette russa.
Speravo di non sentire e vedere più cose come i morbillo-party – afferma Bassetti riferendosi al fenomeno simile messo in pratica in passato da alcuni genitori per far contrarre in maniera naturale il morbillo ai propri figli – è stata una cosa devastante del nostro passato. Di fronte a quest’ottusità non so cosa fare. Questi incontri sono contro la legge e non dovrebbero esserci. Spero che si esca dalla logica del Green pass e si arrivi a una situazione normalità, con l’immunità di gregge in primavera. Dobbiamo – chiude Bassetti – ripartire e spero che ci saranno anche meno di queste stupidaggine dei Covid-party”.
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