In Sicilia scattano ulteriori novità in merito al Coronavirus. Con un’apposita circolare, si stabilisce che per diagnosticare i casi di Covid, decretare la guarigione e mettere fine a quarantena e isolamento basterà un tampone rapido.
La circolare in questione riporta la data del 5 gennaio 2022 e la firma del dirigente generale del Dasoe, Francesco Bevere, e del dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica Mario La Rocca. La decisione è stata assunta previo parere della professoressa Francesca Di Gaudio, che è la responsabile del CRQ Sicilia.
La modifica era stata richiesta, soltanto qualche giorno fa, dai Commissari Straordinari per l’Emergenza Covid di Palermo, Catania e Messina. Si tratterebbe di un cambio di rotta dovuto alla grande richiesta di tamponi verificatasi in questi giorni, alla carenza di reagenti e ai lunghi tempi d’attesa necessari ad ottenere l’esito dei tamponi molecolari.
La circolare nel dettaglio
La circolare prevede che, a partire da oggi, in Sicilia si possa accertare una positività e disporre l’isolamento con il solo test antigenico rapido di generazione avanzata, senza bisogno di una conferma con il molecolare.
Si sottolinea, tuttavia, che il test molecolare potrà comunque essere effettuato su specifica richiesta del medico, nel caso in cui venisse ritenuto necessario sulla base della valutazione clinica ed epidemiologica del caso.
Nel caso in cui il soggetto presentasse sintomi ma il test rapido di generazione avanzata risultasse comunque negativo, bisognerebbe effettuare un secondo tampone antigenico rapido di analoga generazione a distanza di 2-4 giorni o un molecolare (esclusivamente sulla base della presenza e gravità dei sintomi).
Lo stesso test antigenico rapido di generazione avanzata potrà essere utilizzato “per la valutazione del termine dell’isolamento di un caso confermato COVID-19” e per disporre la fine della quarantena nei contatti stretti dei casi positivi.
Nella circolare si evidenzia che tutte le strutture autorizzate all’esecuzione di test antigenici rapidi (per esempio i laboratori e le farmacie) dovranno continuare a garantire l’inserimento dei dati relativi ai test antigenici rapidi nei sistemi informatici regionali, per permettere la “tempestiva presa in carico dei casi positivi”.
“Le Aziende Sanitarie del SSR ed il Dirigente del Servizio 9 DASOE, a partire dal 6 gennaio 2022, provvederanno, per gli aspetti di competenza, ad integrare le attività di presa in carico dei pazienti e i flussi statistici. In particolare – conclude la nota –, dovranno essere riportati nel Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Istituto Superiore di Sanità anche i casi positivi ai test rapidi di generazione avanzata, secondo quanto previsto dalla direttiva dell’assessorato alla Salute”.