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Covid, si punta a nuove regole per la quarantena: cosa può cambiare

quarantena
Il Cts è pronto a riunirsi per discutere su un'ulteriore riduzione della quarantena: di seguito tutte le possibili novità.

Il Governo ha convocato il Comitato tecnico scientifico (Cts) per domani, mercoledì 29 dicembre, al fine di prendere una decisione sulla riduzione dell’isolamento da contagio di Covid-19: di seguito tutte le varie ipotesi.

Mini-quarantena: l’ipotesi principale

Attualmente, in caso di positività al Covid-19, si prevede la quarantena dai 7 ai 10 giorni anche per coloro che hanno ricevuto tre dosi di vaccino ma, a seguito dell’incontro di domani, le regole potrebbero cambiare.

La variante Omicron, tuttavia, ha tempi di incubazione ridotti, pari a 3 giorni circa e per questo motivo i ministri Speranza e Draghi potrebbero ridurre il tempo di isolamento da contagio.

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Secondo le ipotesi, chi ha ricevuto la dose booster, così come chi ha ottenuto due dosi da meno di quattro mesi, potrebbe dover rispettare una quarantena più breve, probabilmente di 5 giorni o addirittura di 3.

I non vaccinati e chi pur avendo la seconda dose da tempo non si è sottoposto al booster, potrebbero invece dover aspettare un tempo di 10 giorni. Addirittura, c’è chi spinge per ridurre ulteriormente la quarantena o abolirla per chi ha fatto terza dose.

“Probabilmente, per chi ha fatto il booster o ha ricevuto da poco la seconda dose – ha dichiarato il sottosegretario alla Salute  – non sarà necessario il tampone per poter uscire di casa alla fine del periodo di quarantena“.

Le novità: da quando?

Date legate a questa novità non sono state ancora decise: il Governo, infatti, potrebbe decidere di aspettare i primi giorni del 2022 o fino al 10 gennaio per rendere operative queste modifiche.

In ogni caso, ciò che è certo è che il governo non si spingerà oltre a questo, in quanto l’attenzione resta altissima: ieri, infatti, sono stati contati ben 503 ricoverati in più nei reparti di medicina e 37 nelle terapie intensive.

I contagi aumentano ma le conseguenze sono meno gravi – dice Costa, il sottosegretario alla Salute – e gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva, ma anche di contrarre la malattia“.

Gli USA riducono la quarantena

Ad avere l’idea della riduzione della quarantena non è stata l’Italia: i centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno ridotto la durata dell’isolamento per le persone che risultano positive al covid-19 da 10 a cinque giorni, ma solo se vaccinate e asintomatiche.

Inoltre, i responsabili sanitari hanno deciso che chi ha fatto il booster non dovrà sottoporsi alla quarantena, salvo eccezioni.

Infine, il direttore del Cdc Rochelle Walensky ha affermato che gli USA saranno colpiti da un alto numero di casi di Omicron: “Non tutti questi casi saranno gravi – ha affermato – in effetti, molti saranno asintomatici. Vogliamo assicurarci che ci sia un meccanismo attraverso il quale possiamo continuare a far funzionare in sicurezza la società mentre seguiamo la scienza“.