Raggiunto dopo lunghi negoziati l’accordo tra Stato e Regione Siciliana in materia di finanza pubblica per il 2022-2025. L’accordo riconosce anche in termini economici la condizione di insularitร della Regione, ma anche incrementi delle entrate, l’introduzione della fiscalitร di sviluppo e la razionalizzazione di alcune rilevanti poste di bilancio. Soddisfatto il presidente della Regione Nello Musumeci, secondo il quale “la Sicilia, sul piano dei rapporti finanziari con il governo centrale, รจ passata da una posizione remissiva e indefinita a un ruolo di coprotagonista, in una cornice di chiare e precise responsabilitร reciproche. Frutto di un lavoro certosino che con il vicepresidente Armao stiamo conducendo sin dal nostro insediamento“.
Oltre a consentire notevoli risparmi di spesa, l’accordo tra Stato e Regione Siciliana secondo il vicepresidente Armao consente anche l’attivazione della fiscalitร di sviluppo alla Sicilia, la possibilitร di abbattere gli oneri fiscali per chi investe e individua un chiaro calendario per rivedere le norme sull’autonomia finanziaria. L’accordo quindi potrebbe, tra le altre cose, portare nuovi investimenti nella Regione e considerevoli vantaggi fiscali.
Regione Sicilia: i termini dell’accordo
Sei i punti fondamentali dell’accordo tra Regione Sicilia e Stato, qui riportati in forma sintetica.
- L’intesa raggiunta consente di conseguire un abbattimento del concorso alla finanza pubblica di 200 milioni di euro, riducendo cosรฌ il contributo a 800 milioni euro allโanno a decorrere dal 2022, rispetto al miliardo di euro imposto sino al 2021. Inoltre, a partire dall’anno prossimo viene attribuito alla Regione l’importo di 100 milioni di euro all’anno come acconto per la compensazione degli svantaggi strutturali derivanti dalla condizione di insularitร . Si tratta del primo formale riconoscimento della compensazione finanziaria relativa alla condizione dellโinsularitร in termini permanenti nell’ordinamento giuridico italiano. Lโaccordo rende inoltre immediatamente disponibile anche l’importo di 66 milioni di euro per il 2021, essenziale per le variazioni di bilancio all’esame dell’Ars.
- Entro maggio 2022 l’accordo prevede la definizione di intese finanziarie con riguardo ad importanti voci di bilancio (IVA, F24, Split payment, bollo, ma soprattutto con riferimento alla sin qui irrisolta partita delle accise), ma soprattutto indicano un termine invalicabile (โentro e non oltre il 30 giugno 2022, con effetti a partire dall’anno 2023โ) per la complessiva definizione della nuova normativa di attuazione dello Statuto in materia finanziaria.
- Regione Sicilia e Stato si impegnano a modificare l’articolo 7 del d.lgs. 27 dicembre 2019, n. 158, al fine di rinviare 211 milioni di euro da ripianare nell’esercizio 2022 al secondo esercizio successivo a quello di conclusione del ripiano originariamente previsto, stabilendo che la quota di ripianamento per il 2022 sia oggetto di rinvio applicata al primo esercizio del bilancio in corso in aggiunta alle quote ordinarie del recupero del disavanzo.
- Viene attuata la fiscalitร di sviluppo al fine di favorire l’insediamento di imprese e cittadini europei ed extraeuropei nel territorio della Regione Siciliana. La previsione, nel riconoscere l’autonomia tributaria della Regione, le attribuisce relativamente ai tributi erariali per i quali lo Stato ne prevede la possibilitร , nel rispetto delle norme Ue, di modificare le aliquote โin diminuzione fino ad azzerarle, prevedendo esenzioni, detrazioni e deduzioni, con particolare riguardo ad interventi diretti a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietร socialeโ. Si dispone, inoltre, che la Regione possa autonomamente concedere incentivi e contributi da utilizzare in compensazione fiscale.
- Vengono assegnate risorse straordinarie per investimenti ai liberi consorzi e alle cittร metropolitane in manutenzioni straordinarie per scuole e strade giร riconosciute nel 2018 (540 milioni di euro dal 2019 al 2025, dei quali residuano ancora 400 milioni di euro, da assegnare in quote da 100 milioni di euro annui sino alla scadenza dellโaccordo) che potranno cosรฌ essere utilizzati anche โper immobili ed opere di prevenzione idrauliche e idrogeologiche da danni atmosfericiโ. Estensione che risulta particolarmente rilevante per quanto accaduto nei territori siciliani.
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Infine per quanto concerne la rilevazione dei fabbisogni e dei costi standard nonchรฉ, in unโottica condivisa e nel rispetto delle prerogative costituzionalmente riconosciute, per definire le capacitร fiscali, i livelli essenziali delle prestazioni, gli obiettivi di servizio della Regione e dei propri enti locali si stabilisce che a partire dal 2022, la Regione partecipa ai lavori della Commissione tecnica per i fabbisogni standard con propri rappresentanti.