La studentessa, durante il suo esame di maturità del 2018, ha ritenuto di aver ottenuto una valutazione non idonea nella prima prova.
Così, ha deciso di rivolgersi al Tar per fare ricorso. Il ricorso è stato accolto e la prima prova della studentessa sarà nuovamente sottoposta a correzione.
La vicenda
Alla prima prova, sostenuta nel 2018, la studentessa aveva ottenuto un punteggio di 8 su 20, non riuscendo quindi a raggiungere la sufficienza.
Il giudizio della commissione, così come segnala Il Giorno, era stato molto duro: “Insufficiente l’ideazione e pianificazione del testo, la padronanza lessicale, la correttezza grammaticale, l’uso della punteggiatura, la coerenza del percorso ragionativo.”
La maturanda si era presentata all’esame di maturità con la media di 8,82 e, a causa del basso voto al primo scritto, è uscita con una votazione di 78 su 100. La nuova correzione del suo scritto, quindi, andrà a modificare anche il suo voto finale.
Il parere dei giudici
I giudici amministrativi hanno dato ragione alla studentessa e hanno così valutato il caso: “Non occorre una specifica qualificazione o competenza professionale per riscontrare l’erroneità o comunque l’irragionevolezza e l’arbitrarietà (se non il travisamento dei fatti) di taluni giudizi“.
I giudici hanno, quindi, accolto il ricorso della studentessa e dopo 3 anni la prova sarà nuovamente corretta.