Vendevano certificazioni verdi false su Telegram dietro il pagamento di 250€ in criptovalute. Gli agenti della polizia postale di Catania hanno sgominato due canali sulla nota piattaforma di messaggistica, in seguito alla segnalazione della Digos, chiamati “Green Bypass 2.0” e “Vendita Green Pass autentico”, in cui erano iscritti ben 5.200 utenti in uno e 120 nell’altro. La procura di Catania ha dunque disposto il sequestro preventivo dei due canali.
Le operazioni di controllo sono continuate arrivando ad identificare due partecipanti ai gruppi, nei confronti dei quali il pm ha disposto la perquisizione domiciliare e informatica. Gli investigatori inoltre hanno posto sotto sequestro smartphone e supporti informatici, mentre le indagini proseguono per cercare di identificare altri partecipanti. Telegram ha nel frattempo provveduto all’oscurazione dei canali.
Il mercato dei green pass falsi nel mondo
Tuttavia la città di Catania è solo l’ultima in ordine di tempo nella lista dei luoghi in cui si alimenta il mercato nero dei green pass, specialmente attraverso la piattaforma informatica Telegram. In tutto il mondo infatti si registra un picco di documenti falsi e il raggio d’azione si espande a 29 Paesi, con il numero dei venditori che aumenta di 10 volte insieme con gli abbonati ai gruppi.
I prezzi variano da 85 a 200 dollari statunitensi, ma il costo negli Stati Uniti è raddoppiato da 100 a 200 dollari. Attualmente il mercato nero dei certificati vaccinali coinvolge 29 Paesi, nove dei quali sono da poco stati toccati da questo tipo di attività, ovvero Austria, Brasile, Lettonia, Lituania, Malta, Portogallo, Singapore, Thailandia ed Emirati Arabi Uniti.