Confcommercio analizza i dati su occupazione ed economia nel Mezzogiorno ed emerge che dal 1995 ad oggi, il Sud Italia abbia perso 1,6milioni di giovani sotto i 25 anni.
“In queste condizioni ed estrapolando questi trend – osserva Confcommercio – anche l’eventuale e improbabile rapida risoluzione del problema della produttivitร potrebbe risultare insufficiente a migliorare il processo di costruzione di benessere economico e sociale del nostro Mezzogiorno, almeno in termini aggregati“.
Il mercato del lavoro
Anche il mercato del lavoro segnala una forte discrepanza tra Nord e Sud. Mentre il primo, negli ultimi 25 anni รจ cresciuto del 16,4%, al Sud, l’occupazione รจ cresciuta solo del 4,1%.
Il turismo
Neanche sul turismo il Sud sembra poter gareggiare col Nord Italia. I dati infatti parlano chiaramente: i consumi dei turisti stranieri al Sud sono risultati molto inferiori di quanto venga invece speso nelle regioni del Centro e del Nord-Est.
Secondo il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli le risorse del Pnrr destinate al Sud, circa 82 miliardi, permetteranno di sviluppare e innovare le infrastrutture di quest’area. “Migliori infrastrutture – ha detto – significano anche migliore offerta turistica che รจ la straordinaria risorsa del meridione“.
La ricchezza
Dall’analisi emerge anche la riduzione tra il 1995 e il 2020 del peso percentuale della ricchezza prodotta dal Mezzogiorno sul totale dell’Italia passato da poco piรน del 24% al 22%. Il Pil pro capite รจ sempre rimasto intorno alla metร di quello del Nord e nel 2020 รจ risultato pari a 18.200 euro contro 34.300 euro nel Nord-Ovest e 32.900 euro nel Nord-Est.