Se il piano di vaccinazioni continua e si arriva all’immunità di gregge, da settembre l’università riprende in presenza. Come riporta Italpress, lo ha detto la ministra per l’Università e la Ricerca, Cristina Messa ai microfoni di Rai News 24. “È importante per i giovani ritrovare la socialità”, afferma la ministra.
La didattica a distanza, tuttavia, farà ancora parte dell’università nel prossimo anno accademico e in futuro: “La Dad non sparisce ma resta come strumento complementare a tutte le nostre azioni, deve raggiungere quegli studenti che non possono essere presenti e può essere utile per gli scambi con altre Università in tutte le parti del mondo”.
La ministra si è soffermata anche sullo spazio che università e ricerca hanno nel Pnrr, sui fondi stanziati e sulla programmazione necessaria per utilizzarli al meglio. “Nel Pnrr c’è molto dal punto di vista dei nuovi fondi – ha aggiunto Messa –. Ma anche nell’ultimo Sostegni Bis abbiamo varato una misura che istituisce un fondo per la scienza, per a ricerca individuale, per giovani e meno giovani.
Accanto a questo – ha concluso – quello che chiedono i giovani, è non solo la possibilità di avere finanziamenti ma anche di lavorare con una certa tranquillità con un team che possa supportarli, e anche meglio retribuiti ma quella è una battaglia durissima. Si fa molta fatica a far capire che queste funzioni devono essere retribuite in maniera diversa“.