Categorie: Scuola

Graduatorie terza fascia Ata: oltre 265mila candidati in Sicilia

Graduatorie terza fascia Ata: dalla Sicilia si registra un vero e proprio boom di domande giunte alle scuole capofila delle 9 province. Quali saranno le prossime novità al riguardo?

Graduatorie terza fascia Ata: sono giorni di grande attesa per coloro che hanno compilato le istanze online del MIUR. Lo scorso 26 aprile, infatti, è arrivato lo stop ufficiale alla modifica e l’inoltro delle candidature agli ambiti posti ATA all’interno delle scuole italiane, relative agli anni che vanno dal 2021 al 2024.

I posti come personale ATA, si ricordi, sono relativi alle figure di: collaboratore scolastico, assistente amministrativo o tecnico, cuoco, infermiere, guardarobiere, addetto alle aziende agrarie. Le attese graduatorie permetteranno, nel corso dei prossimi anni, di ricoprire, se chiamati in base alla propria posizione, queste ambite posizioni. Ma com’è andato l’inoltro delle domande in Sicilia?

Graduatorie terza fascia Ata: la situazione siciliana

In Sicilia, l’apertura del bando relativo alle graduatorie di terza fascia ha scatenato un vero e proprio boom: come conseguenza, sono state conteggiate ben 265.199 domande. Prima fra tutte per numero di candidature è Catania: dalla provincia etnea, infatti, sono giunte 69.247 domande. Seguono, in ordine:

  • Palermo, con 68.367 candidature;
  • Messina (35.195);
  • Siracusa (20.395);
  • Ragusa (19.996);
  • Trapani (19.445);
  • Agrigento (13.080);
  • Caltanissetta (11.889);
  • Enna (7.585).

I prossimi step

Ora che le domande sono state inoltrate e non v’è più modo di cambiarle, è cominciato, per le scuole “capofila” scelte in fase di presentazione delle proprie candidature, il compito più complesso. Queste scuole, infatti, si occuperanno di vagliare ogni singola domanda, accertandosi di eventuali errori (come la richiesta di scuole situate in province diverse quando ne è consentita una sola) o dati falsi. Questo produrrà una sorta di scrematura, che porterà infine, dopo questo lungo processo, alla pubblicazione delle graduatorie provvisorie.

Una volta rese disponibili agli interessati, in caso di eventuali errori da parte della scuola “capofila” o dei candidati (fanno da esempio quelli “materiali”: ovvero, il mancato inserimento di un titolo o di una scuola tra le 30 consentite), si avranno 10 giorni per presentare il proprio reclamo e ottenere, se possibile, una correzione all’interno della graduatoria.

Infine, passati i 10 giorni utili a sistemare le graduatorie, le versioni riviste e corrette diverranno definitive, andando ad essere pubblicate sul sito delle istanze online del MIUR. Le nuove graduatorie, si ricordi, rimpiazzeranno quelle vecchie, andando a valere fino all’anno scolastico 2023/2024: in base al punteggio ottenuto, già da settembre si potrà essere chiamati per supplenze temporanee.

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