Secondo le ricostruzioni degli investigatori, la nota industria dolciaria Condorelli di Belpasso, nel mirino delle cosche del pizzo legate al clan Santapaola-Ercolano, da tempo riceve minacce e richieste di denaro. L’azienda ha sempre detto no al pizzo e la sua attenzione all’impegno civile è sempre stata straordinaria. La denuncia ha fornito una definitiva spinta all’inchiesta “Sotto scacco”, avviata già nell’ottobre del 2017.
L’ultima minaccia non è andata a buon fine per il clan, dato che la vittima non si è fatta corrompere e ha denunciato. L’industria avrebbe subito un tentativo di estorsione aggravata, dove è stata trovata una bottiglia con liquido infiammabile e un biglietto minaccioso e intimidatorio: “Mettiti a posto ho ti faccimo saltare in aria, cercati un amico”.
L’inchiesta, grazie alla denuncia di Giuseppe Condorelli, 54enne a capo dell’azienda, ha portato a 40 arresti, dieci dei quali ai domiciliari, tra Catania, Siracusa, Cosenza e Bologna.
Gli investigatori del Comando Provinciale Carabinieri di Catania hanno inoltre scoperto che, tra le attività criminali condotte dai gruppi mafiosi riconducibili alla famiglia Santapaola-Ercolano, c’era anche il progetto di far arrivare ingenti carichi di cocaina dall’Ecuador occultata in container contenenti banane.