Lavoro Sicilia nei cantieri: via a domande per i disoccupati

Lavoro Sicilia, opportunità nei cantieri della Regione per i disoccupati dell'Isola. A breve via alle domande: i documenti necessari e dove fare domanda.

Lavoro Sicilia – I disoccupati di età compresa tra i 18 e i 67 anni potranno fare domanda per lavorare nei cantieri di lavoro della Regione. Lo ha annunciato negli scorsi giorni l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone. Domande al via a partire dal 3 maggio.

Lavoro Sicilia nei cantieri: come funziona

A partire dal 3 maggio, potranno iscriversi per questa opportunità di lavoro Sicilia i soggetti di età compresa tra i 18 e i 67 anni non compiuti disoccupati o inoccupati e che abbiano sottoscritto il patto di servizio presso il centro per l’impiego competente per territorio.

Per fare domanda, bisognerà presentare presso il proprio centro per l’impiego i seguenti documenti:

  • copia di documento di riconoscimento;
  • autocertificazione della composizione del proprio nucleo familiare;
  • certificazione per fruire della riserva del 10 per cento di posti che per legge spetta agli ex carcerati e ai soggetti dimessi da comunità o centri di cura per il recupero di tossicodipendenti o alcolisti (nel caso in cui ricorrano questi presupposti).

In questa circostanza, saranno avviati incarichi della durata di due mesi per 900 euro mensili.

Lavoro Sicilia: le dichiarazioni dell’assessore Scavone

La riapertura dei termini di iscrizione si deve all’esaurimento delle precedenti liste. “Numerosi centri per l’impiego hanno segnalato l’esaurimento delle graduatorie comunali – dichiara l’assessore Scavone -, l’ultimo aggiornamento risaliva al 2018, e la difficoltà ad avviare e a completare sia i cantieri di lavoro comunali che quelli per gli enti di culto ha spinto l’esigenza di riaprire i termini per l’inserimento dei disoccupati nelle apposite graduatorie dei centri per l’impiego isolani“.

Il governo Musumeci, infatti, sulla misura cantieri di lavoro Sicilia, aveva stanziato 50 milioni per i Comuni e 20 per gli enti di culto. “Sulla prima abbiamo utilizzato tutto il finanziamento e abbiamo avuto una grande partecipazione da parte degli enti locali isolani – prosegue Scavone -. Sulla seconda, invece, abbiamo economie pari a 5 milioni, a cui stiamo aggiungendo ulteriori 10 milioni, perché nelle prossime settimane intendiamo riaprire l’avviso per gli enti di culto.

Viste le difficoltà ad avviare e a completare i cantieri proprio per la mancanza di personale – conclude -, ma anche per i problemi legati alla pandemia, abbiamo anche prorogato i termini per l’attivazione o la riattivazione degli stessi fino al prossimo 31 maggio”.


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