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Bonus 2400 euro per stagionali, sport e turismo: requisiti

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Bonus 2400 euro per stagionali, lavoratori dello spettacolo e dello sport. Ecco chi può richiederlo nello specifico e quali sono i requisiti per farlo.

Bonus 2400 euro. La misura prevista dal Decreto Sostegni si rivolge ad alcune delle categorie più penalizzate dall’inizio della pandemia. In particolare, possono richiedere il contributo i lavoratori nei settori del turismo, degli stabilimenti termali, dello sport e dello spettacolo, ma anche i lavoratori stagionali. Si tratta di una misura una tantum e ci sono delle specificità a seconda delle categorie. Nel dettaglio, i lavoratori dello spettacolo in possesso di partita Iva potranno chiedere un doppio contributo: il sostegno riservato per il settore e la misura generalista per le partite Iva con cali di fatturato. I sostegni sono stati erogati anche negli anni scorsi, ma chi non li avesse ancora ricevuti deve aspettare che l’Inps riapra i termini dell’istanza online.

Bonus 2400 euro per il turismo

Il bonus 2400 euro per i dipendenti stagionali del turismo si rivolge a coloro che hanno interrotto i rapporti di lavoro in maniera involontaria in un periodo compreso tra l’1 gennaio 2019 e il 23 marzo 2021, con almeno 30 giornate lavorative in questo periodo. Il contributo dell’Inps è di 2400 euro onnicomprensivo. Per richiederlo, tuttavia, non bisogna essere titolari di pensione, di rapporto di lavoro o di Naspi.

È prevista la stessa identità anche per i lavoratori dipendenti a tempo determinato degli stessi settori, a patto che per il periodo sopra considerato siano:

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  • titolari di uno o più contratti per una durata di almeno 30 giorni complessivamente;
  • titolari nell’anno 2018 di uno o più contratti, nel settore turistico o balneare, di almeno 30 giornate di durata complessiva;
  • non siano titolari di pensione o di rapporto dipendente alla data del 23/03/2021.

Decreto sostegni 2021: il pdf per richiedere i contributi


Bonus 2400 euro altri stagionali

Nello stesso periodo, per i lavoratori stagionali degli altri settori, è riconosciuto un bonus 2400 euro analogo. Anche in questo caso, i lavoratori nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2019 e il 23 marzo 2021 devono aver perso il lavoro involontariamente ma devono anche aver effettuato almeno 30 giornate di lavoro nel complesso.

Stessa indennità anche per i lavoratori intermittenti, con parametri analoghi. Per le partite IVA, invece, è necessario almeno un contributo mensile accreditato in Gestione Separata. Inoltre, è necessario essere senza contratto al 24 marzo 2021. Il bonus 2400 euro è riconosciuto anche agli incaricati alle vendite a domicilio con partita Iva e reddito 2019 inferiore a 5 mila euro.

Bonus 2400 lavoratori spettacolo

In questo caso, si richiedono per il bonus 2400 euro almeno 30 giorni di contributi versati e un reddito 2019 che non superi i 75mila euro. Il periodo considerato è ancora dall’1 gennaio 2019 al 23 marzo 2021. Stessa indennità anche ai lavoratori con almeno 7 giorni di contributi ma con reddito 2019 più che dimezzato, fino a 35mila euro.

Inoltre, come anticipato in apertura, ai lavoratori dello spettacolo con partita Iva che versano contributi al Fondo Pensioni Lavoratori dello Spettacolo, spetta l’identità prevista cumulabile con il contributo a fondo perduto per le partite IVA.

Bonus 2400 lavoratori dello sport

Nel caso dei lavoratori del settore sportivo, il contributo ha entità variabile. Si rivolge, innanzitutto, a collaboratori presso il Coni, CIP, le Federazioni Sportive nazionali, le discipline sportive associati, gli Enti di promozione sportiva e presso le società e associazioni sportive dilettantistiche che hanno interrotto i propri rapporti lavorativi causa Covid. Nel dettaglio, il bonus è di:

  • 3600 euro per i collaboratori che nel 2019 hanno percepito compensi fino a 10mila euro annui;
  • 2400 euro per i collaboratori che nel 2019 hanno percepito compensi tra i 4mila e i 10mila euro annui;
  • 1.600 euro per i collaboratori che nel 2019 hanno percepito compensi in misura inferiore a 4mila euro.

I contributi si sommano a quanto concesso da altre disposizioni precedenti.

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