L’ultimo report della Cabina di monitoraggio Iss-Ministero segna un ulteriore peggioramento per la Sicilia, specie se confrontata al resto d’Italia. Mentre l’Rt nazionale scende a 0,92 e altre sei regioni passano in zona arancione, nell’Isola l’indice del contagio sale e la classificazione del rischio è “moderato con alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane“.
Coronavirus Sicilia: l’indice Rt
Il report, riferito alla settimana tra il 29 marzo e il 4 aprile, aggiorna anche l’indice Rt. Sono 8 le regioni con indice contagi superiore a 1: Basilicata, Campania, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta. Di queste, Sardegna e Valle d’Aosta hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 3 e rimangono in zona rossa. Le due regioni, inoltre, registrano i valori dell’indice Rt più alto, pari a 1,54 e 1,39. Segue la Sicilia, con indice dei contagi pari a 1,22, terzo valore più alto a livello nazionale.
Nonostante i dati del contagio siano in aumento, tuttavia, la Sicilia rimarrà in zona arancione anche per la prossima settimana. La soglia di occupazione negli ospedali, infatti, è ancora al di sotto del livello critico. In Sicilia risulta occupato il 19% dei posti in terapia intensiva, contro il 40% della media nazionale. Per quanto riguarda i ricoveri, invece, gli ultimi dati attestano un’occupazione del 29% rispetto al valore medio del 44% in Italia.
Coronavirus Sicilia: le previsioni delle prossime settimane
L’ultimo bollettino inserisce tra le regioni a rischio alto di diffusione della pandemia Toscana, Valle d’Aosta, Puglia e Liguria. In questa classificazione, la Sicilia rientra ancora tra le regioni a rischio moderato, insieme alla maggior parte delle altre zone d’Italia. Tuttavia, insieme a PA di Trento, Sardegna e Umbria, l’Isola viene classificata come “alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane“. Rimangono a rischio basso, infine, solo Veneto e PA di Bolzano.
Per quanto riguarda il bollettino, gli ultimi dati riportano oltre 1.500 casi nell’Isola su circa 32mila tamponi processati. La Regione Siciliana ha indicato al Ministero di aver svolto un ricalcolo sui guariti e sui decessi, con 258 morti e oltre 6mila guariti in più che non erano ancora stati conteggiati.