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Sicilia, Coronavirus spegne intera famiglia: morti padre e due fratelli

lutto
Tragedia nel Palermitano: a pochi giorni di distanza sono venuti a mancare, tutti per Covid, due fratelli e un padre. I fratelli di quest'ultimo, invece, lottano in ospedale.

Una delle notizie più attese di ogni giorno è senza dubbio l’andamento del virus all’interno della Sicilia. Una volta comunicato il grafico, uno dei dati che si tende a guardare con più attenzione è il numero dei nuovi contagi, da contrapporre ai nuovi guariti registrati ogni giorno. Un po’ di meno, invece, si guardano i decessi: costanti e, purtroppo, sempre nuovi ogni giorno.

Per ogni decesso, vi è una famiglia che piange il proprio caro scomparso: in altri, dolorosi casi, sono famiglie intere ad essere distrutte, lasciando una città senza più lacrime da versare. Questo è il caso della famiglia Lombardo di Altavilla Milicia, nel Palermitano, che in pochi giorni ha visto andar via, a causa del Coronavirus, i fratelli Salvatore e Gaspare, infine il padre, Castrenze. Due fratelli di quest’ultimo, inoltre, lottano ancora, ricoverati in ospedale.

Mentre il comune, allo stato attuale zona rossa, piange le sue vittime, arriva la buona nuova: nella giornata di domani si tornerà in arancione. Ma il sindaco, Pino Virga, afferma alla popolazione: “cambieranno alcune regole di comportamento. Ma non dovrà cambiare il nostro atteggiamento di cautela e di prudenza. Perché se è vero che è rientrato l’allarme che ci ha portati in zona rossa, è altrettanto vero che l’emergenza è ancora attuale.

Il sindaco, infatti, continua spiegando che “il Covid continua a diffondere i suoi parassiti velenosi, e a seminare dolore. Motivo che ha portato a prendere la decisione di tenere chiuse le scuole almeno fino alle vacanze di Pasqua, per un maggiore contenimento dei nuovi contagi.

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Come ricordato dallo stesso sindaco, “attraverso il rispetto delle regole di prudenza, testimoniamo anche il nostro affetto, e la nostra fraterna condivisione, a quanti stanno lottando contro la malattia”. E, probabilmente, anche il rispetto di “persone benvolute, conosciute da tutti e che tutti apprezzavano”.