L’obiettivo e la promessa di Speranza, rispetto alla campagna vaccinale anti-Covid in atto, si mostra ottimista: apre la strada a nuovi vaccini, come quello russo Sputnik, a patto che giungo il via libera europeo. Superate le iniziali difficoltà legate al taglio di dosi consegnate, il prossimo trimestre sarà infatti decisivo e le vaccinazioni subiranno una forte accelerazione.
Lo stesso ministro spiega: “Dal 1 aprile ci aspettiamo l’arrivo di oltre 50 milioni di dosi, e puntiamo a raggiungere almeno metà della popolazione. Quindi alla fine del secondo trimestre dell’anno ci troveremo in una situazione in cui la maggioranza sarà vaccinata ed entro l’estate conto che tutti gli italiani che lo vorranno potranno esserlo. Siamo in una fase di accelerazione e le vaccinazioni – ha detto Speranza – aumenteranno sempre di più“.
A fare la differenza sarà anche la prevista disponibilità di nuovi vaccini, oltre a quelli già in uso di Pfizer, Moderna e AstraZeneca. L’11 marzo dovrebbe infatti arrivare il via libera dall’Agenzia europea dei medicinali Ema al vaccino di Johnson, che ha la caratteristica di essere monodose e non richiede un richiamo, ma sotto la lente Ema ci sono anche i vaccini della tedesca Curevac e dell’americana Novavax.
Ad allargare la disponibilità di dosi contribuirà, inoltre, l’estensione dell’indicazione d’uso in Italia per il vaccino AstraZeneca, che potrà essere somministrato ai soggetti over-65 e non più limitatamente alla fascia d’età 18-65 anni. Lo stesso Speranza ha annunciato l’arrivo entro i primi giorni della prossima settimana della circolare che darà la nuova indicazione: “Ci sono nuove evidenze che dimostrano che il vaccino di AstraZeneca può essere usato su tutte le fasce generazionali – ha chiarito – e già da domani o dopodomani ci sarà una circolare che andrà in questa direzione“.
Più dosi disponibili consentiranno ad accelerare con la campagna e che dovrebbero segnare anche un cambio nella strategia vaccinale. Verrà meno, secondo quanto anticipato dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza, il criterio delle categorie e si offrirà invece il vaccino alla popolazione intera in modo più flessibile e per fasce d’età.
Quanto allo Sputnik, Speranza sottolinea di non avere preclusioni, purché le verifiche delle agenzie preposte abbiano buon fine e quando ciò avverrà, ha assicurato: “Siamo pronti a collaborare con le autorità russe per rafforzare la produzione”. Da parte sua, il presidente del Fondo russo Rdf, Kirill Dmitriev, ha dichiarato: “C’è un grande dialogo con l’Italia e ci sono regioni che vorrebbero produrre Sputnik: annunceremo 20 collaborazioni, compresa l’Italia, entro fine marzo e la produzione dello Sputnik in Italia – ha detto – può già partire a giugno”.
Intanto, cresce la preoccupazione per le varianti del virus, indicate da Speranza come una nuova sfida rispetto alla quale siamo costretti a tenere misure ancora molto rigorose.