L’Etna si è presa il cielo su Catania. Con un’esplosione di cenere iniziata intorno alle quattro del pomeriggio, il vulcano più alto d’Europa ha dato un altro forte segnale di attività, che da dicembre del 2020 continua in modo più o meno costante. Così, a causa dell’eruzione e della contestuale caduta di cenere e di piccoli lapilli, l’aeroporto di Catania è costretto a chiudere in anticipo oggi. Lo segnala lo stesso staff dello scalo etneo attraverso un post su Facebook. Seguiranno aggiornamenti per la ripresa dei voli.
“A causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale ricaduta di copiosa cenere vulcanica – si legge sulla pagina dell’Aeroporto Catania – la pista dello scalo aeroportuale è al momento chiusa perché contaminata: è in corso l’attività di pulizia e bonifica. Per info sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree. Nuovi aggiornamenti seguiranno domattina, 17 febbraio, dopo la riunione dell’Unità di crisi”.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha osservato nel pomeriggio che a partire dalle ore 16.10 è incrementata l’attività esplosiva al cratere di Sud Est che sta evolvendo in attività di fontana di lava con la formazione di una nube di cenere che si sta disperdendo verso sud.
Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico nelle ultime ore si è mantenuta su valori elevati e dalle ore 16:00 UTC si osserva un suo importante repentino incremento. La sorgente del tremore rimane confinata al di sotto del cratere di SE nell’intervallo di profondità compreso tra 2900 e 3000 metri al si sopra del livello del mare.