Dai prossimi giorni la Sicilia entrerà ufficialmente in zona gialla. La bozza del monitoraggio Iss riporta un incremento complessivo dell’indice Rt nazionale, passato da 0,84 a 0,95, ma ancora sotto la soglia critica. L’Isola, al contrario, registra nell’arco della scorsa settimana un indice pari a 0,66. Si tratta del dato più basso a livello nazionale, con un’ulteriore diminuzione rispetto a quella riportata la scorsa settimana.
Sicilia zona gialla: c’è la data
A partire dalla settimana prossima, quindi, Toscana, Provincia di Trento, Abruzzo e Liguria dovrebbero passare in zona arancione. Umbria e Provincia di Bolzano, invece, dovrebbero rimanere in zona rossa. Si attende nelle prossime ore la firma dell’ordinanza del Ministro della Salute. Attesa, nell’Isola, per sapere se verrà accolta la richiesta di anticipare l’ingresso in zona gialla da lunedì a domenica.
Ordinanza Musumeci, il testo ufficiale: tutte le regole in zona gialla
Di seguito i valori dell’indice Rt regione per regione (tra parentesi i valori minimi e massimi dell’Rt registrati la scorsa settimana): Abruzzo 1,22 (1,16-1,28), Basilicata 1,2 (0,98-1,44), Calabria 0,81 (0,73-0,93), Campania 0,8 (0,73-0,91), Emilia-Romagna 0,94 (0,91-0,96), Friuli 0,98 (0,94-1.03), Lazio 0,96 (0,93-0,99), Liguria 1,08 (1,02-1.13), Lombardia 0,97 (0,94-1.01), Marche 0,94 (0,86-1,04), Molise 1,09 (0,79-1,41), Piemonte 0,93 (0,9-0,97), Provincia Bolzano 1,25 (1,2-1,3), Provincia Trento 1,2 (1,12-1,28), Puglia 1,05 (1,01-1,09), Sardegna 0,87 (0,82-0,93), Sicilia 0,66 (0,63-0,69), Toscana 1,1 (1,06-1,16), Umbria 1,2 (1,13-1,26), Val d’Aosta 0,77 (0,58-0,97), Veneto 0,71 (0,68-0,74).
Sicilia in zona gialla: i dati del monitoraggio
Assieme ad altre 9 regioni, la Sicilia è considerata a “rischio basso” di evoluzione della pandemia (nel report diffuso la settimana scorsa risultava ancora a “rischio moderato) . Si tratta di: Calabria, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto.
Stabile, a livello nazionale, il livello di incidenza del contagio negli ultimi 14 giorni. “Si confermano – si legge nella bozza – per la seconda settimana segnali di contro-tendenza nell’evoluzione epidemiologica, con progressivo rallentamento nella diminuzione dei nuovi casi fino ad una stabilizzazione, che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”.
Allo stesso tempo, la bozza nota come anche in Italia ormai circolino le varianti più contagiose: “In questa fase delicata dell’epidemia si conferma la circolazione diffusa di varianti virali a più elevata trasmissibilità nel nostro Paese”. La circolazione della variante inglese, in particolare, risulta ormai stabilmente confermata. Casi sono stati confermati anche in Sicilia, ma circa un positivo su cinque, secondo l’indagine condotta dalle Regioni dell’Iss, circa un positivo su cinque in Italia sarebbe positivo alla variante individuata nel Regno Unito.