Un progetto per far ripartire il cuore di Catania è quello annunciato dal Governo Regionale in associazione alle istituzioni della città di Catania. L’imponente opera di riqualificazione urbanistica, che coinvolgerà l’area dell’Antico Corso, porterà a nuova vita gli edifici degli ospedali dismessi: parte del Vittorio Emanuele verrà destinata alla creazione di un museo storico della Città e verranno inoltre creati spazi e laboratori destinati agli studenti dell’Accademia di Belle Arti; al Santa Marta verrà riportato alla luce il settecentesco edificio progettato da Vaccarini.
“Assieme alle altre parti istituzionali e alle organizzazioni della società civile, abbiamo segnato il primo importantissimo passo di un confronto ampio e partecipato per definire costruttivamente il futuro degli ospedali dismessi e della storica zona dell’Antico Corso che è il cuore della nostra città. Ringrazio ancora il presidente della Regione Nello Musumeci e l’assessore Ruggero Razza perché hanno confermato coi fatti un’attenzione senza precedenti verso la città di Catania in termini di investimenti con stanziamenti già erogati e progetti in via di definizione, mentre gli spunti offerti dai contributi sono stati tutti di grande valenza”.
Lo ha detto il sindaco Salvo Pogliese commentando la grande partecipazione e l’interesse suscitato dalla video conferenza promossa insieme all’assessore all’urbanistica Enrico Trantino con la partecipazione del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dell’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, del Magnifico Rettore Francesco Priolo, un intervento che ha visto oltre cento collegamenti sulla piattaforma durante il meeting.
Il presidente della Regione Nello Musumeci ha illustrato in dettaglio i progetti per la città di Catania: ”Al netto delle polemiche di cui non mi occupo –ha detto il capo del governo regionale- ribadisco che insieme al sindaco Salvo Pogliese da oltre un anno abbiamo stabilito che la parte del Vittorio Emanuele che fronteggia via Plebiscito verrà destinata al museo storico della Città con un azione di riqualificazione conservativa. Un un altro parte a spazi per studenti e residenze universitarie ma anche laboratori dell’Accademia di Belle arti, con un grande parco verde nel cuore dei 22 edifici esistenti nell’area, molti dei quali di nessun pregio che verranno demoliti”.
“L’ex ospedale Ferrarrotto – ha proseguito Musumeci –potrebbe essere messo in relazione al riutilizzo del Vittorio Emanauele”.
“Sul Santa Marta, invece, in linea alle prescrizioni del Prg stiamo eliminando quella bruttura su cui per molti anni in tanti hanno chiuso gli occhi, valorizzando l’edificio settecentesco del Vaccarini di cui molti catanesi sconoscono l’esistenza. Quello che abbiamo presentato lo scorso 23 gennaio è solo un’ipotesi progettuale che va tenuta in considerazioni insieme ad altre e su cui fare una sintesi in tempi brevi, perché a Catania sono settanta anni che non si avvia un vero processo di rigenerazione urbana”.
La sinergia con il governo regionale, il Comune e l’Università è stata sottolineata dal Magnifico Rettore dell’ateneo Francesco Priolo che ha evidenziato “le impellenti necessità di nuovi spazi universitari per via dell’aumento degli iscritti”, mentre l’assessore Trantino ha sottolineato la necessità di “evitare posizioni strumentali che non aiutano le opportunità di sviluppo che ci offrono i grandi investimenti che sta facendo la Regione Siciliana per Catania”.
Martedì 9 febbraio il sindaco Salvo Pogliese relazionerà su sua richiesta al consiglio comunale, convocato in seduta straordinaria, sul futuro degli ospedali dismessi: ”Sono 116 milioni che diventano il triplo se contiamo quelli disponibili sulla edilizia sanitaria, le somme che la Regione mette in campo per Catania – ha detto il sindaco Salvo Pogliese -. A quelli che riguardano l’utilizzo dei vecchi ospedali, vanno aggiunti i tre parcheggi scambiatori e il nuovo palazzo di giustizia, manche il centro direzionale della Regione che sorgerà alla circonvallazione nei pressi di Monte Po proprio accanto alla fermata Fontana della Metro e, inoltre, altri dieci milioni per la zona industriale. Continueremo questo percorso di confronto con il mondo dell’associazionismo e delle professioni, coi tavoli di approfondimento che il professore La Greca condurrà come sempre con sagacia e lungimiranza, ovviamente in sintonia alle indicazioni del consiglio comunale”.