Catania si prepara a vivere una giornata tristemente diversa: la festa di Sant'Agata è stata annullata. Cosa sarebbe accaduto oggi?
Si apre la giornata più importante dei tre giorni di festa dedicati ad Agata, Santa Patrona di Catania. Ma l’aria che si respira, attraverso una mascherina, è carica di tristezza: questa giornata, abitualmente piena di fasti, spettacoli, allegria e assembramenti carichi di devozione, sembra quasi assorbita dalla normale anormalità che caratterizza, da quasi un anno ormai, la vita di chiunque, in Italia come nel mondo.
E così, l’amatissima Patrona, almeno per quest’anno, è rimasta all’interno del Duomo, facendo capolino solo per poco tempo dal proprio Sacello per poi tornare a riposare nella sua cammaredda. La festa di Sant’Agata, una delle più importanti al mondo, è stata annullata, a causa dell’emergenza sanitaria, per tenere al sicuro Catania e i catanesi che avrebbero sfidato le restrizioni per avvicinarsi a porgere il loro affettuoso saluto alla santuzza.
Ma, sebbene la giornata sia inevitabilmente carica di tristezza, cosa potrebbe sollevare l’animo dei cittadini? Sicuramente, ricordare la normalità di un periodo non troppo lontano che, con un po’ di fortuna e molta speranza, potrebbe presto tornare, cancellando ogni terribile ricordo legato alla pandemia. Oggi, 5 febbraio, sarebbe stata la giornata più festosa delle tre, caratterizzata dal cosiddetto “giro interno”.
Nel pomeriggio, la Santa avrebbe fatto la sua uscita trionfale dal Duomo, accolta da un tripudio pirotecnico. Una volta sistemato sulla vara, il busto e le reliquie di Agata avrebbero cominciato a salire, precedute dalle Candelore. Il percorso, proseguendo per via Etnea, avrebbe poi incontrato piazza Stesicoro, via Caronda e via Bertuccio, fino ad arrivare a piazza Cavour nella notte.
Lì, si sarebbe tenuto lo spettacolo pirotecnico notturno, che avrebbe poi salutato la Santa nella sua lunga strada verso il ritorno “a casa”. Il percorso sarebbe poi continuato così: via Etnea, piazza Stesicoro, via Antonino di Sangiuliano (dove si sarebbe svolta, tempo permettendo, la rischiosa ma spettacolare acchianata), via Crociferi (nella quale tutta Catania si sarebbe fermata ad ascoltare l’emozionante canto delle suore Benedettine), via Santa Maria della Lettera, piazza Mazzini, via Garibaldi, piazza Duomo.
Una volta arrivata al Duomo, già a mattinata inoltrata, Agata avrebbe salutato il suo popolo devoto, ma solo per breve tempo: avrebbe fatto capolino pochi giorni dopo, per le celebrazioni dell’Ottava. Tutto questo non accadrà, ed è doloroso pensarvici. Ma la lontananza di quest’anno di certo non fermerà l’amore infinito, così tangibile, dei catanesi verso la propria Santa Patrona: di anno in anno sembra sempre rinascere e rinnovarsi, senza far eccezione nemmeno in una situazione tanto dura e terribile come quella attuale.
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