A breve la nota app di messaggistica, proprietà dal 2014, di Mark Zuckerberg cambierà la propria normativa sulla privacy. Ma cosa cambia di fatto per gli utenti?
Si rincorrono le notizie intorno alla nota app di messaggistica Whatsapp che a breve cambierà le proprie condizioni sulla privacy imponendone, di fatto, l’accettazione ai propri utenti, pena l’impossibilità di usare ancora l’applicazione sui propri dispositivi.
Le polemiche riguardano la modalità con cui sono state rese note le nuove normative, secondo alcuni non del tutto chiare e trasparenti tanto da far parlare anche il Garante italiano per la privacy che, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, ha avvisato i suoi omologhi europei e non esclude interventi. Le nuove condizioni sono state definite poco chiare e non idonee a consentire la libera accettazione. Tuttavia, un portavoce dell’app in questione, ha risposto che “l’aggiornamento non influisce sulla privacy degli utenti”.
Fatto sta che nell’ultima settimana applicazioni collaterali a Whatsapp, come Telegram e Signal, hanno visto un aumento significativo delle registrazioni. Telegram ha raggiunto 25 milioni di utenti in soli tre giorni, ringraziando i singoli utenti con un messaggio apparso direttamente sull’app.
Dall’8 febbraio, per continuare ad usare l’app di messaggistica, bisognerà necessariamente accettare le nuove condizioni. Ma in Italia, come nel resto d’Europa è in vigore il Gdpr, un regolamento per la privacy europeo fra i più avanzati e accurati al mondo, che fra le altre cose impone la trasparenza da parte delle aziende che trattano con i clienti e con i loro dati sensibili. I cambiamenti dunque, rispetto a prima, saranno minimi. Facebook, la società di Mark Zuckerberg che ha acquistato Whatsapp nel 2014, potrà continuare a vedere l’indirizzo email di registrazione e le informazioni sul dispositivo da cui viene usata l’app di messaggistica. Questi dati però non potranno essere usate per l’invio di pubblicità, quindi per fini prettamente commerciali.
Le novità principali riguardano invece le aziende che usano WA per comunicare con i propri clienti e avranno per questo accesso alle conversazioni per finalità di marketing. Quelle che invece vendono usando Facebook Shops potranno farsi contattare su Whatsapp dai propri clienti. In ogni caso, sia in Europa come nel resto del mondo, Facebook e Whatsapp non possono avere accesso a messaggi o chiamate poiché crittografate.
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