Sicilia zona rossa per almeno due settimane? È quanto richiesto dal Presidente Nello Musumeci. Se così fosse, le restrizioni riguarderebbero principalmente gli spostamenti e la chiusura delle attività commerciali in tutta la Regione.
Sicilia zona rossa da domenica? Ieri il Presidente della Regione Nello Musumeci ha dichiarato che l’aumento dei contagi non permette di stare tranquilli e che è necessario rimediare attuando nuove restrizioni.
“Alla luce dell’aumento dei contagi, che è ulteriormente progredito rispetto alla scorsa settimana, abbiamo sottoposto al governo centrale la proposta di dichiarare per due settimane la zona rossa in Sicilia”.
Come specificato dal Giornale di Sicilia, se l’istanza non dovesse essere accolta da Roma, allora sarà lo stesso Presidente di Regione a istituire zone rosse nei Comuni con più alto numero di contagi.
Ammonterebbero ad almeno cinquanta, le aree siciliane prossime a tingersi di rosso. Fra queste, oltre i due grandi centri di Palermo e Messina, c’è anche Marsala, mentre Trapani e Catania resterebbero al momento in zona arancione.
“Dobbiamo evitare che rimandare misure inevitabili ci costringa a restare chiusi quando il resto d’Italia riaprirà“. “Confidiamo – ha osservato Musumeci – nei ristori più volte sollecitati assieme ad altri presidenti di Regione al governo centrale e, soprattutto, nel comportamento rispettoso da parte dei cittadini. Una minoranza non deve condizionare la vita sociale ed economica della nostra comunità“.
Ma cosa succederà in caso di Sicilia zona rossa? I divieti riguardano principalmente gli spostamenti, ma anche la chiusura di diverse attività commerciali e di ristorazioni. Resta ancora incerto il nodo delle scuole, ma solo per le elementari e medie, mentre i ragazzi delle superiori dovranno continuare con la DAD almeno fino a fine mese.
Non sarà possibile spostarsi dalla propria abitazione, se non per le comprovate esigente lavorative, salute o necessità, e per far rientro al domicilio o alla residenza. Resta valida la regola che consente una sola volta al giorno ed a un numero massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare amici o parenti del proprio comune di residenza.
In zona rossa resteranno chiusi bar e ristoranti, che potranno lavorare solo per asporto e domicilio. Dalle 18.00 però, secondo quanto stabilito dal Dpcm nazionale, in vigore da domani 16 gennaio, l’asporto è vietato.
Chiusi anche i negozi, che potranno effettuare consegne a domicilio. Eccetto le attività che rientrano in queste categorie, che potranno restare aperti regolarmente:
Commercio al dettaglio:
Servizi per la persona:
Resteranno chiuse anche palestre e piscine, mentre sarà consentito fare sport individuale all’aperto così come una passeggiata (quest’ultima solo nei pressi della propria abitazione).
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