I canali siciliani cambieranno frequenza nel 2021. Con l'arrivo del nuovo digitale terrestre anche in Sicilia occorrerà procedere alla risintonizzazione.
Il 2021 porterà un’importante novità per i canali siciliani, e non solo, i quali saranno caratterizzati dal cambio della propria frequenza. Il motivo di tale cambiamento ha a che vedere con l’imminente avvento del DVB_T2, il digitale terrestre di nuova generazione, che porterà alla migrazione delle emittenti sulla nuova banda a 700 MHz. Se si vorrà continuare a guardare i canali siciliani, sia quelli locali che quelli nazionali, si dovrà provvedere alla loro risintonizzazione e, in qualche caso, alla sostituzione di apparecchi televisivi ormai datati e all’acquisto del nuovo digitale terrestre.
Anche la Sicilia, come tutte le altre regioni d’Italia, dovrà adeguarsi al passaggio al nuovo digitale terrestre, il DVB-T2, che consentirà una qualità dell’immagine superiore rispetto a quella attuale. Il vecchio segnale sarà disabilitato e chiunque non possieda un apparecchio in grado di ricevere il nuovo segnale non potrà più guardare i canali siciliani. Obbediscono a questa regola sia le emittenti nazionali, sia quelle locali (le prime trasmettono al momento su 50-52 UHF, le seconde su 51-53 UHF).
Come verificare, dunque, se il proprio apparecchio, decoder o tv con decoder incorporato, risponde ai criteri del nuovo DVB-T2? Controllare che il proprio dispositivo tv sia abilitato oppure no è molto semplice: occorre, infatti, sintonizzarsi sul 200 (canale test di Mediaset) o sul 100 (canale test di Rai). Se in uno di questi due canali dovesse apparire la scritta “Test HEVC”, significherà che l’apparecchio è abilitato e non occorrerà acquistarne uno nuovo.
E se non apparisse? Se la scritta non dovesse apparire, le ipotesi potrebbero essere più di una. Nella maggior parte dei casi, la mancanza di questa dicitura sta a indicare l’incompatibilità del dispositivo con la nuova frequenza. Potrebbe accadere, tuttavia, che i canali 200 e 100 non si riescano a trovare. In questo caso, basterà risintonizzare, anche qualora i due canali siano occupati da un’altra emittente, e verificare se essi abbiano la scritta oppure si presentino con una schermata nera.
Non c’è, tuttavia, fretta. L’Isola non sarà interessata immediatamente dalla migrazione dei canali siciliani sulla nuova frequenza di 700 MHz. Il passaggio al nuovo digitale terrestre, infatti, avverrà per fasi e si concluderà tra settembre e dicembre 2021, quando sarà disabilitato l’attuale segnale, ma solo per le aree da 1 a 3.
Il passaggio al nuovo digitale terrestre in Sicilia sarà ultimato, invece, tra il 1 aprile e il 22 giugno 2022, essendo l’Isola collocata nell’area 4, insieme ad Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Calabria e Marche.
A dover risintonizzare saranno le province di Catania, Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa e Siracusa. Come già detto, infatti, in queste province in Sicilia le emittenti locali, che attualmente trasmettono su 51-53 UHF, e quelle nazionali, allo stato attuale su 50-52 UHF, cambieranno frequenza.
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