Una questione che ha fatto molto parlare durante l’intero anno è stata quella legata alle Specializzazioni Medicina 2020. Infatti, soprattutto nel corso di un anno così particolare a causa dell’emergenza sanitaria ed economica in corso nel Paese, ma in tutto il mondo, la questione delle specializzazioni dei medici è diventata sempre più stringente, attirando maggior attenzione.
Proprio nei giorni scorsi, il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi ha rilasciato un’intervista a La Stampa, nella quale ha affrontato la questione delle Specializzazioni Medicina 2020 sotto diversi punti di vista: ecco quali sono le ultime novità in merito.
Specializzazioni Medicina 2020: presa in carico
Dopo il ritardo nel processo dovuto ad un errore nella prova di concorso, una buona notizia è finalmente in arrivo per tutti gli specializzandi in attesa. Infatti, proprio durante la sua intervista, il Ministro Manfredi ha affermato che le assegnazioni sono in corso e che la presa in carico è prevista per il 26 gennaio.
Chiaramente si tratta di una data notevolmente rimandata rispetto a quella originariamente prevista, vale a dire il 30 dicembre. La motivazione è legata all’errore presente nel test, al quesito n.87: una radiografia giudicata illeggibile e per la quale è stato assegnato un punto ad ogni candidato.
Parlando di numeri, i medici che potranno ottenere la borsa di studio saranno 14.500, con uno scarto di “poco più di 6mila” aspiranti specializzandi, secondo quanto dichiarato da Manfredi.
Specializzandi e vaccini
Una nuova ulteriore novità in merito alle specializzazioni di Medicina per l’anno 2020 è quella relativa alla questione vaccini. Infatti, dopo aver richiesto l’aiuto dei medici specializzandi negli ospedali nel corso dei momenti più duri dell’emergenza sanitaria, adesso si punta sugli specializzandi più giovani per la campagna di vaccinazione.
La proposta di Manfredi è quella di permettere ai medici di aderire “su base volontaria, se la ritengono una valida esperienza formativa”. Gli specializzandi farebbero le vaccinazioni per al massimo un mese ciascuno e sarebbero ricompensati con 4 crediti formativi. Tuttavia, proprio riguardo al “compenso” è montata una polemica che Manfredi ha affermato di non aver gradito. “Come ministero dell’Università, visto che gli specializzandi in medicina sono gli unici che percepiscono già una borsa di studio, possiamo prevedere solo crediti formativi” ha spiegato il Ministro a La Stampa. “Nulla vieta che il ministero della Salute valuti un eventuale compenso per il servizio di vaccinazione”, ha poi concluso Manfredi.