Chi visita Catania non puรฒ non fare caso a un nome ricorrente, dal momento in cui arriva all’aeroporto a quello in cui, dopo aver percorso la parte bassa di via Etnea, si ferma, stanco, a mangiare un arancino o una granita davanti alla villa. Si tratta di Vincenzo Bellini, soprannominato il “Cigno” per l’eleganza e la raffinatezza del suo stile musicale. Non c’รจ dubbio che la cittร di Catania sia letteralmente innamorata del suo compositore: lo si trova ovunque! Dopo l’Etna e Sant’Agata, Bellini รจ di certo il simbolo piรน ricorrente e significativo della cittร , ma i catanesi non sono stati gli unici stregati dal musicista e dalla sua storia. Dediche e omaggi all’operista abbondano in tutta Italia, ecco le principali.
Catania e le dediche a Bellini
Chi atterra a Catania, mette subito piede in terra di musica. Il nome completo dello scalo etneo, infatti, รจ Aeroporto Internazionale Vincenzo Bellini Catania-Fontanarossa. Un po’ lungo a scriversi, e ancor piรน a dirsi, e perciรฒ di solito accorciato in Fontanarossa. Il pianoforte installato nell’area partenze all’aeroporto di Catania, perรฒ, sta lรฌ a ricordarci che il nome del compositore รจ sempre presente.
Si passa, quindi, alla via principale di Catania: la via Etnea. Malgrado il richiamo alย vulcano attivo piรน alto d’Europa, le dediche a Bellini dominano le piazze principali. Il nostro turista immaginario, una volta lasciato l’aeroporto, in un futuro che si spera non troppo lontano, potrebbe prendere la metro e arrivare, in pochi minuti, nel cuore di Catania, raggiungendo in men che non si dica piazza Stesicoro. Uscito da corso Sicilia, darebbe le spalle a uno dei piรน grandi compositori italiani. La statua di Vincenzo Bellini, infatti, si trova proprio lรฌ, a fissare l’anfiteatro romano di Catania.
A questo punto, il turista avrebbe due scelte. Andare avanti, verso la villa di Catania, dedicata, guarda caso, al Cigno catanese, o scendere verso piazza Universitร e piazza Duomo. In questo secondo caso, e giร che si parla di piazze, รจ obbligatoria la tappa a piazza Vincenzo Bellini (da molti chiamata anche piazza Teatro) e al tempio del compositore: il Teatro Massimo, inaugurato nel 1890 in suo onore. Con la sua acustica perfetta, รจ il vanto musicale della cittร e uno spettacolo imperdibile per chiunque ami la musica. Qui sarร possibile incontrare ancora una volta l’amato compositore, raffigurato in una statua all’interno del foyer. A lui, inoltre, รจ dedicato l’Istituto superiore di studi musicali di alta formazione etneo, รงa va sans dire.
La pasta alla Norma
ร ora di pranzo, la camminata per il centro storico sotto il sole incessante che scalda Catania รจ stata impegnativa e l’arancino non รจ bastato. Non resta, quindi, che fermarsi in uno dei tanti ristoranti della cittร . Anche qui la scelta sarร difficile, la cittร etnea sembra davvero capace di soddisfare ogni palato. Per chi non รจ abituato ai sapori mediterranei, perรฒ, un piatto attira l’attenzione piรน di altri. Un primo a base di maccheroni con la salsa, melanzane (rigorosamente fritte), ricotta salata e qualche foglia di basilico.
Sembra impossibile che in cittร i riferimenti a Vincenzo Bellini siano anche a tavola, ma รจ cosรฌ. Si dice, infatti, che il commediografo siciliano Nino Martoglio, davanti a un piatto di pasta cosรฌ condito, sia rimasto talmente estasiato da esclamare “ma รจ una Norma!”, paragonandolo a uno dei capolavori del Cigno. Altri ancora dicono che la ricetta sarebbe stata perfezionata da uno chef siciliano proprio in occasione delle celebrazioni per la nuova opera lirica del grande compositore catanese. Altri, infine, sostengono che si intenda semplicemente una preparazione “fatta a puntino”, ma un catanese non gli crederร mai.
Vincenzo Bellini, da Palermo al cosmo
I riferimenti al Cigno catanese, perรฒ, non si fermano certo al confine del capoluogo etneo, e trascendono quelli terrestri per approdare allo spazio cosmico. Ma procediamo con ordine. Il Conservatorio di Musica di Stato di Palermo รจ dedicato al compositore. A Napoli, gli รจ stato dedicato un teatro, una piazza con scultura ed una sala del conservatorio presso il quale studiรฒ. Infine, il regista Carmine Gallone produsse due film a lui dedicati, “Casta diva“, rispettivamente nel 1935 e nel 1954.
Al di lร della toponomastica, nel 1967 a Vincenzo Bellini รจ stata dedicata una specie fungina (commestibile, ovviamente). Il Suillus bellinii, uno dei “pinaroli” piรน pregiati dal punto di vista gastronomico. Inoltre, il volto del Cigno ha avuto un ruolo di rilievo nella storia delle banconote italiane. Si trova infatti raffigurato nella quinta serie delle 5 mila lire, dopo personalitร come Antonello da Messina e Cristoforo Colombo. Ebbene, l’ultima banconota in lire, stampata il 28 luglio 2000, รจ stata proprio una 5000 lire 5ยฐ serie, quelle raffiguranti Bellini. Sul fronte si trova il volto del grande compositore e sullo sfondo, alle sue spalle, il Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania. Sul retro, invece, รจ raffigurata una stilizzazione di una scena tratta dalla Norma.
Ma entrare nella storia della numismatica italiana, per il Cigno, non รจ stato abbastanza. Vincenzo Silvano Casulli, astronomo con cui Bellini condivide il nome e scopritore di 192 asteroidi, nel 1996 ne dedicรฒ uno proprio al compositore etneo. Siย tratta del 18509 Bellini. Certo, c’รจ chi dirร che per una stella della musica come lui, nemmeno una cometa sarebbe stata abbastanza. Perรฒ รจ bello sapere che la memoria del Cigno continua, in qualche modo, nello spazio.