Le restrizioni adottate finora funzionano e l’indice contagi in Sicilia e nel resto d’Italia continua a calare. L’Isola, assieme ad altre 13 regioni e province autonome, ĆØ tra le zone a rischio moderato nella bozza del rapporto settimanale dell’Istituto superiore di sanitĆ , i cui dati sono aggiornati al 9 dicembre. In Italia l’indice ĆØ arrivato a 0,82, ma cinque regioni sono classificate a rischio alto. Si tratta di Puglia, Sardegna, Veneto, Emilia Romagna e Provincia Autonoma di Trento, per le quali si consigliano misure che evitino una risalita dei casi. Le regioni a rischio basso sono solo due: Molise e Basilicata.
Ma cosa significa “rischio moderato”, la zona di limbo comune alla maggior parte delle regioni italiane? Per gli esperti, nessuna di queste regioni ha probabilitĆ di progredire a rischio alto nel prossimo mese, se i livelli di trasmissibilitĆ si manterranno costanti o continueranno a diminuire. Tuttavia, “lāelevata incidenza e lāattuale forte impatto sui servizi ospedalieri richiede cautela mantenendo elevata lāattenzione nei comportamenti”, si legge nel rapporto. Ć per questo, si legge ancora nel rapporto, che bisogna prestare “la massima attenzione nellāadozione e rispetto delle misure, ed evitarne un rilassamento prematuro, mantenendo elevata lāattenzione nei comportamenti”.
Inoltre, in 16 regioni si evidenzia un impatto alto del Coronavirus sul sistema sanitario. Tra queste manca la Sicilia, merito anche di innovazioni quali la ventilazione da casa per alcuni contagiati, che libera posti in ospedale e alleggerisce la pressione. Le 16 regioni ad “impatto alto” sono Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna., Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Sardegna , Toscana, Umbria e Veneto.
Questo, invece, il valore dell’indice contagi in Sicilia e nel resto d’Italia. Abruzzo, 0.8; Basilicata, 0.65; Calabria, 0.64; Campania, 0.71; Emilia Romagna, 0.81; Friuli Venezia Giulia, 0.97; Lazio, 0.67; Liguria, 0.63; Lombardia, 0.82; Marche, 0.8; Molise 1.48; Piemonte, 0.64; provincia autonoma di Bolzano, 0.67; provincia autonoma di Trento, 0.91; Puglia, 0.8; Sardegna, 0.7; Sicilia, 0.68; Toscana, 0.76; Umbria, 0.66; Valle dāAosta, 0.6; e Veneto, 0.91. Un calo notevole, dunque, per l’Isola, che presenta un indice contagi tra i piĆ¹ bassi in Italia e sotto la media nazionale. La settimana scorsa, lo stesso valore era a 0.84.