News scuola: quando si tornerร in classe? Sembra ormai che tutti fremano per il rientro in classe, a partire giร dal 9 dicembre 2020. Dalla ministra Azzolina ai sindaci delle cittร metropolitane (con i quali la ministra si รจ confrontata), la prioritร รจ la stessa: riportare i ragazzi e le ragazze del Paese tra i banchi di scuola e fare un piccolo passo verso la normalitร .
Il rientro, naturalmente, non sarร immediato, ma graduale e in linea con l’andamento dell’indice Rt. Anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da Palma di Maiorca ha sostenuto che “la scuola in presenza va riaperta appena possibile, non appena la curva dell’epidemia lo consentirร ”.
News scuola: cosa cambia sulla sicurezza tra i banchi
Sin dall’inizio, la parola chiave per il ritorno tra i banchi รจ stata “sicurezza”. Secondo i sindaci, per garantirla bisognerร scaglionare gli orari di ingresso e uscita e incrementare i trasporti contro ogni rischio di sovraffollamento. Dal canto suo, la ministra Azzolina fa sapere di aver “molto apprezzato lo spirito di collaborazione emerso dalla riunione con i sindaci delle aree metropolitane”, spiegando cheย “siamo tutti dโaccordo che la scuola sia una prioritร , lavoriamo insieme per riportare gradualmente gli studenti in classe”.
A tal proposito, il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro ha precisato: “Abbiamo offerto la nostra massima disponibilitร a collaborare con il governo: l’obiettivo comune รจ di riaprire le scuole”, puntualizzandoย cheย “la nostra massima e unitaria disponibilitร a collaborare non puรฒ prescindere da alcuni nodi sui quali siamo tornati a sollecitare la ministra e, per suo tramite, l’intero governo: bisogna intervenire perchรฉ si fissino orari di ingresso e uscita davvero scaglionati e sull’incremento di mezzi di trasporto, soprattutto extraurbani, al fine di garantire che si evitino affollamenti sugli autobus e alle fermate”.
Decaro ha poi aggiunto: “Servono protocolli sanitari univoci e chiari per fissare le modalitร di tracciamento, di quarantena e utilizzo dei test rapidi. Nel corso della riunione รจ emersa anche la necessitร dell’adeguamento tecnologico delle scuole per consentire che la didattica a distanza conti su connessioni efficienti”. Secondo quanto si apprende, รจ emersa inoltre una ‘forte preoccupazione’ per i tempi di risposta delle Asl: qualche sindaco ha fatto notare che non sempre le Asl rispondono o, se rispondono, avviene troppo lentamente quando bisognerebbe fare i tamponi.
Il presidente dell’Upi, Michele De Pascale, ha sottolineato il lavoro fatto “da luglio per assicurare l’apertura delle scuole superiori in presenza a tutti i 2 milioni e 500mila studenti medi, con interventi di piccola edilizia, acquistando banchi e affittando nuovi spazi dove necessario”. Ha poi spiegato: “Siamo ovviamente favorevoli al ritorno in classe dei ragazzi e delle ragazze, ma per le scuole superiori deve avvenire con gradualitร ย in modo da evitare di dovere intervenire con frenate brusche”.
Infine, De Pascale ha evidenziato che “stiamo passando troppo frequentemente da un eccesso all’altro: prima tutti in didattica a distanza, poi tutti in presenza, poi di nuovo tutti in Dad e ora di nuovo tutti in presenza? Occorre muoversi per fasi, raggiungendo di volta in volta la piรน alta percentuale possibile in presenza, ma continuando anche ad utilizzare, a turno, gli strumenti di didattica digitale integrata che consentono di evitare le situazioni a piรน alto rischio di diffusione del contagio”.
News scuola: il parere del Cts
Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha evidenziato che “sulla scuola sicuramente qualche sottovalutazione c’รจ stata, qualche ritardo c’รจ stato, da parte delle autoritร locali, regionali e credo anche centrali. Sin dallo scorso aprile, il Cts aveva segnalato criticitร interne ed esterne al mondo della scuola”. Tuttavia, anche Miozzo รจ favorevole a un possibile rientro in classe, sostenendo che il 9 dicembre “potrebbe essere una buona opzione. Bisogna far ritornare ragazzi e docenti a scuola garantendo la sicurezzaย il rischio deve diventare compatibile con la disponibilitร di risorse per tamponi in tempo reale e tracciamento a supporto della vita scolastica”.
Quindi, pur ammettendo che “l’apertura delle scuole non sia a rischio zero”, Miozzo ha osservato: “ร perรฒ un rischio sicuramente inferiore di immaginare i ragazzi liberi di andare nei centri commerciali senza regole ed รจ un rischio che prende in considerazione la salute psicofisica dei ragazzi. Non รจ pensabile lasciare milioni di giovani nella didattica a distanza per un anno intero. Avremo quest’anno dei liceali che arriveranno alla maturitร avendo fatto un mese di scuola in presenza, questo รจ inaccettabile”.
Anche per Alberto Villani, altro membro del Cts, “con i numeri attuali si potrebbe riaprire la scuola anche a dicembre”. Ha tuttavia precisato: “Abbiamo imparato ormai a navigare a vista, a fare sempre i conti con la situazione epidemiologica”. Nessun dubbio, perรฒ, “che la scuola sia un posto sicuro” perchรฉ รจ “c’รจ il rispetto rigoroso di regole. Quello che rappresenta un problemaย รจ ciรฒ che avviene fuori”. Per Villani sul settore trasporti “si stanno facendo opportuni cambiamenti, poiย si paga lo scotto di lustri di abbandono di sanitร , scuola e trasporti, non si puรฒ pretendere di cambiare tutto in poche settimane”.