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Coprifuoco alle 22 e didattica a distanza per le superiori: le ipotesi al vaglio

La nuova risalita dei contagi potrebbe comportare l'introduzione di un coprifuoco? A Palazzo Chigi non si escluderebbe del tutto tale eventuale misura restrittiva. Nel frattempo si discute sulla didattica a distanza per alcuni studenti italiani.

Coronavirus: nuove possibili restrizioni in arrivo a causa dell’aumento dei contagi in tutto il Paese. Tutti a casa alle 22 e didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori. Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, di fronte all’impennata della curva dei contagi, i vertici non escluderebbero del tutto queste opzioni.

Il coprifuoco e le chiusure anticipate

Secondo quanto dichiarato dallo stesso premier Conte, un altro lockdown nazionale risulterebbe estremamente dannoso per l’economia nazionale, la stessa che proprio adesso iniziava a mostrare segni di ripresa. Come evitare un secondo stop? Giuseppe Conte non avrebbe solo invitato gli italiani a rispettare le regole già imposte, ma starebbe valutando l’introduzione di misure più dure.

Il coprifuoco, per esempio, sarebbe molto probabile: è quanto ammesso a Palazzo Chigi e riportato da Il Corriere. Il ministro Speranza, tuttavia, non avrebbe confermato il divieto per i cittadini di uscire di casa.

Nelle prossime ore, il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi con lo scopo di trattare tali  questioni.  Non si escluderebbe la messa in atto di un nuovo provvedimento con cui esercizi come bar o ristoranti potrebbero dover chiuder al pubblico prima del previsto, alle 21 o alle 22.

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La scuola

La didattica a distanza, poi, divide. Mentre in Campania le scuole restano chiuse, gli altri presidenti delle Regioni richiederebbe a gran voce lezioni a distanza per gli studenti meno giovani, quelli frequentanti le scuole superiori. Tuttavia, Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, non sarebbe disposta ad accogliere tali richieste ed a mettere a repentaglio quanto fatto fin ora.