Negli ultimi giorni alcuni siciliani avrebbero ricevuto richieste di prezzi esorbitanti per effettuare i tamponi per il Covid: la Regione ha quindi precisato che i prezzi sono fissi e standard.

Il business dei tamponi non risparmia la Sicilia. Infatti, sembrerebbe che la situazione di emergenza sanitaria in cui il mondo intero si sta ritrovando da quasi un anno a questa parte, non sia riuscita a far impietosire proprio tutti. In un momento in cui la solidarietà dovrebbe diventare una priorità, non mancano infatti i furbetti. E così, i malcapitati che devono sottoporsi ai tamponi perché costretti dalle direttive in corso o per una sicurezza personale a causa di contatti rischiosi, si sono ritrovati a dover pagare prezzi esorbitanti per effettuare il test.
A sollevare la vicenda qualche settimana fa è stata Repubblica-Palermo, testata che tramite un’inchiesta ha fatto notare come in alcuni laboratori i prezzi dei tamponi fossero davvero troppo alti. In diversi casi il costo è stato addirittura triplicato, dato che le persone si sono trovate a dover pagare tra i 120 e 130 euro per un tampone. Tuttavia, al di là della totale mancanza di professionalità e umanità dei gestori dei centri analisi in questione, il problema principale è l’esistenza di un tariffario regionale a riguardo, che stabilisce dei prezzi fissi per i test Covid.
Proprio in merito a questo si è esposto l’Assessorato regionale alla Sanità, affermando che diffiderà tutti i centri che propongono tamponi a prezzi non corrispondenti allo standard regionale e che ritirerà le convenzioni qualora la diffida non bastasse a fermare il comportamento scorretto. Inoltre, la dirigente generale dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione, Letizia Di Liberti aveva già segnalato a Repubblica-Palermo la situazione, affermando che è necessario combattere su due fronti: sia per i centri autorizzati dalla Regione, sia per quelli privati che effettuano tamponi anche se non hanno l’autorizzazione e, chiaramente, senza seguire alcun regolamento.
Tuttavia, la priorità è sempre rivolta ai cittadini, per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli come quelle sopra indicate, soprattutto in un momento di crisi come quello che il Paese sta vivendo. A tal proposito, la Regione dovrà pubblicare un avviso dove elencare i diversi prezzi standard dei vari test Covid. “Diffidate da tutti quelli che vi fanno prezzi diversi“, ha dichiarato infine La Di Liberti. “I prezzi corretti sono: 50 euro per i tamponi, 15 per i tamponi rapidi, e tre fasce di prezzo per i sierologici che vanno dai 32,58 euro del tipo a, ai 18,58 euro del tipo b e 10 euro per quelli di tipo c”.
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