Ancora polemiche sul famigerato test d’ingresso di Medicina che ogni anno desta preoccupazione a migliaia di studenti che vogliono accedere alla facoltà. Il 29 settembre, a quasi un mese dal test, è stata pubblicata la graduatoria nazionale di merito nominativa che ha permesso ai tanti candidati di conoscere il punteggio minimo necessario per entrare, ovvero l’ultimo punteggio dell’ultimo candidato in posizione, utile per immatricolarsi.
Numeri alla mano, solo uno studente su cinque riuscirà alla fine ad accedere alla facoltà dei suoi sogni. A fronte dei 13.072 posti messi a disposizione dal MIUR, sono infatti stati ben 66.638 ad aver preso parte, lo scorso 3 settembre, alla selezione. Una prova che, come accade ormai ogni anno, si è svolta tra irregolarità di ogni genere in tutta Italia: plichi aperti e sorteggi sospetti, risposte modificate durante la consegna del compito e a tempo scaduto, uso di smartphone in aula, domande simili tra i test di Medicina e quelli di Veterinaria del giorno prima, senza considerare il mancato rispetto delle norme anti-Covid.
Pochi posti ma anche pochi medici
Una situazione paradossale è la mancanza di personale medico che da anni preoccupa il nostro Paese. Una drammatica dimostrazione l’abbiamo avuta nei mesi più bui della pandemia, quando il Servizio sanitario nazionale era allo stremo e rischiava il collasso. Incomprensibile quindi il perdurare di una procedura selettiva come quella in essere a Medicina sulla quale si discute da anni senza però trovare una valida alternativa. Come pure incomprensibile appare che l’aumento dei posti a disposizione rispetto al 2019 sia di sole 1.504 unità. Decisamente troppo poche per le sfide che ci attendono negli anni a venire.
Scorrimento e ricorso
Il primo scorrimento ufficiale, utile ad immatricolarsi per coloro i quali non sono entrati nella graduatoria nazionale di merito, avverrà domani 7 ottobre. Un meccanismo che, per quanti avranno scelto l’opzione “conferma interesse a restare in graduatoria”, andrà avanti finché non saranno assegnati tutti i posti disponibili. Nell’attesa, in molti hanno già manifestato la volontà di fare ricorso a Medicina, decisi a non rassegnarsi alle tante e gravi irregolarità verificatesi durante il test d’ingresso. Una soluzione che, qualora definitivamente esclusi, resterebbe l’unica per ottenere l’accesso ai corsi.
I termini utili per fare ricorso
Un occhio agli scorrimenti in graduatoria, un altro al ricorso al TAR, anche qui con tempi piuttosto serrati. Vale la pena infatti ricordare che quest’ultimo va presentato entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria del test di Medicina o da eventuali scorrimenti. In caso di accoglimento dell’istanza cautelare, il candidato potrebbe avere la possibilità di iscriversi con riserva e frequentare i corsi fino all’esito della domanda di merito. Ecco perché Consulcesi, da sempre al fianco dei camici bianchi, presenti e futuri, mette a disposizione dei tanti esclusi una consulenza legale completamente gratuita al numero verde 800189091 per valutare la possibilità di intraprendere questa strada e rivendicare il proprio diritto allo studio.