In un’intervista al Corriere della sera, Hans Kluge, direttore dell’Oms per la regione europea, plaude all’Italia, portandola ad esempio da seguire per il mondo intero.
“Le persone senza sintomi possono trasmettere il virus – ha spiegato il direttore dell’Oms in merito alla trasmissione del virus da parte degli asintomatici -. Anche se un individuo diventa maggiormente contagioso in prossimità dello sviluppo dei sintomi, tutti gli infetti hanno la capacità di trasmetterlo. Ecco perché è così importante che tutti i positivi siano diagnosticati, isolati e ricevano assistenza medica. Queste misure bloccano la catena di trasmissione”.
Per Hans Kluge, il confinamento “ha significato porre la salute prima di considerazioni economiche. La gente ha risposto con resilienza e solidarietà, un esempio per il mondo”. Su questa linea, Kluge promuove anche la riapertura italiana delle scuole: “È una delle grandi sfide che ci siamo dati. Sono perfettamente in linea col ministro Speranza quando afferma che il diritto alla salute e all’istruzione vanno a braccetto. Non possiamo pretendere che i nostri figli mettano in pausa la loro vita”.
Preoccupa la seconda ondata: “Dobbiamo approfittare della finestra di opportunità offerta dall’effetto delle misure efficaci messe in campo. Nell’ultimo mese i due terzi dei Paesi europei hanno reintrodotto restrizioni. Rispetto alla prima fase è cambiato che in gran parte sono localizzate. Stiamo imparando ad affinare gli interventi per ridurre l’impatto su salute e società”, tuona Hans Kluge.