In Copertina Università in pillole

Università a caccia di iscritti: tutti gli sconti e i bonus per studenti da Nord a Sud

Concorsi Sicilia 2021 nelle università
Il nuovo anno accademico 2020/2021 nelle università italiane non sarà come quello degli anni passati. Per arginare le possibili ricadute della crisi economica sul numero di nuovi immatricolati, molte università in tutta Italia hanno ridotto le tasse e aggiunto nuovi servizi per gli studenti, dalla no tax area estesa a tablet per gli iscritti.

L’università riparte per il nuovo anno accademico con una serie di novità, anche importanti, per richiamare giovani matricole ed evitare un impatto negativo innescato dalla crisi epidemica. Il ritorno in aula per gli studenti italiani non è ancora stabilito con esattezza, ma il ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi ha specificato più volte la ripresa delle lezioni in presenza e un sostegno economico sostanzioso che il governo metterà in campo per aiutare gli atenei in questa delicata fase di riapertura.

I fondi stanziati dal governo Conte

Con il Decreto Rilancio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 16 luglio scorso, il governo ha stanziato 165 milioni di euro (più ulteriori 8 milioni per le Accademie e i Conservatori) con cui si potranno ridurre le tasse e aumentare i beneficiari delle borse di studio. Altri 112 milioni (un incremento rispetto ai 50 milioni stanziati con il Dl Cura Italia) andranno ad università, Afam ed enti di ricerca. Questi ultimi verranno ripartiti così: 75 milioni sono destinanti alle università statali e 7 alle non statali.

Riguardo alle università statali, un provvedimento apposito firmato dal ministro Manfredi prevede che 30 milioni serviranno per mettere in sicurezza le sedi, mentre gli altri 45 dovranno essere sfruttati per ridurre il divario digitale. È prevista una clausola di salvaguardia fissata per novembre 2020 che prevede sia il monitoraggio delle spese effettuate dagli atenei sia il recupero da parte del ministero delle somme non utilizzate. La consistente somma di denaro messa in campo permette quindi alle università non solo di ridurre le tasse ma anche di attuare diverse strategie economiche per richiamare nuovi iscritti.

Le iniziative dei maggiori atenei da Nord a Sud

Tutte le università statali quindi otterranno quest’anno un sostanzioso aiuto finanziario. Quasi tutte hanno scelto di abbattere le tasse per non gravare sulla situazione economica delle famiglie e richiamare nuovi iscritti. Ma non solo. Sono state anche predisposte nuove modalità di sostegno, come i vari bonus per diventare più competitivi.

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Università degli Studi di Milano-Bicocca

La prestigiosa università milanese ha messo a punto un piano di interventi straordinari per affrontare la fase di ripresa delle lezioni. I soldi stanziati sono 4,8 milioni di euro in aggiunta all’investimento precedente da 3,7 milioni. Dato che le attività didattiche del primo semestre si svolgeranno sia in modalità telematica che in presenza, l’ateneo ha pensato ad alcune agevolazioni al fine di rimuovere gli ostacoli che potrebbero impedire la frequenza ad alcuni studenti. Pertanto, si aiuteranno i nuovi iscritti attraverso l’erogazione di un contributo di 100€ per l’acquisto di materiale informatico come PC, notebook o tablet; inoltre, è stato finanziato l’acquisto di schede SIM abilitate al solo traffico dati da 60 GB al mese per l’intero anno e per tutti i circa 34mila studenti.

Infine, per gli studenti in condizione di fragilità economica (Isee non superiore ai 13mila euro) e fuori sede sono previste garanzie di sostegno economico. Gli importi varieranno da 130 a 500 euro per studente a seconda della condizione individuale e della condizione economica del nucleo famigliare di appartenenza.

Università degli Studi di Torino

Rimodulazione delle tasse per l’UniTo. L’esenzione dalla tassazione è stata estesa fino a 20.000 euro di valore Isee. Inoltre, le fasce di contribuzione sono state rimodulate a vantaggio di studenti con l’Isee fino a 30.000€ ed è stato ridotto il costo per coloro che si iscrivono part-time.

Università di Bologna

L’università più antica dell’Occidente ha deciso di puntare sulla riduzione del divario digitale per il nuovo anno accademico. Viene infatti reso disponibile da parte dell’istituto un bando di concorso per assegnare 11.666 schede SIM dati di durata semestrale, con 100 GB da sfruttare al mese. Per poter partecipare bisogna essere regolarmente iscritti per l’a.a. 2020/2021 ad un corso di laurea ed avere un Isee 2020 non superiore a 35.000€. Per le matricole che presentano un Isee fino a 23.000€ è previsto l’esonero totale dalle tasse.

Università degli Studi di Perugia

Per il prossimo anno accademico l’Università di Perugia ha convogliato i sostegni economici ricevuti dal governo per aumentare l’esonero dalle tasse per tutti gli iscritti con un reddito Isee fino a 30.000 euro. La soglia fissata è ad oggi la più alta fra le università statali. Inoltre è predisposto l’accesso libero per tutti i corsi di laurea e laurea magistrale, ad eccezione dei corsi a numero programmato previsti dalla legge nazionale.

Università degli Studi Roma Sapienza

L’ateneo più antico di Roma ha deciso di sostenere le famiglie e valorizzare gli studenti meritevoli con esenzioni e agevolazioni sui contributi da versare. L’esenzione verrà estesa fino ad un reddito Isee di 24.000€. Allo stesso modo, vengono previste agevolazioni destinate agli studenti che si iscrivono a partire dal secondo anno fuori corso e il pagamento del diritto fisso di 30 euro annui in sostituzione dei contributi di iscrizione per coloro i quali, raggiunti i 18 anni, vivono al di fuori della famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria.

Inoltre, il prossimo anno accademico, sono state confermate le agevolazioni e i bonus già previsti, tra cui un bonus famiglia, che prevede riduzioni per i componenti di una stessa famiglia iscritti a La Sapienza e i passaggi di corso gratuiti nell’anno di immatricolazione.

Università degli Studi di Napoli Federico II

Cercherà di accogliere al meglio i nuovi scritti l’Università di Napoli. Le aule verranno infatti riaperte subito per attivare le lezioni in presenza, nel rispetto delle norme anti-contagio, per le matricole del nuovo anno. Chi presenta un reddito fino a 24.000 mila euro non pagherà le tasse.

Università degli Studi di Messina

L’università di Messina aumenta la soglia dell’esenzione dalle tasse fino a 24.000€ per favorire il diritto allo studio e agevolare le famiglie. È inoltre confermato l’esonero dal pagamento del contributo onnicomprensivo annuale dovuto al primo anno per gli studenti immatricolati che hanno ottenuto il diploma con una votazione pari a 100, con o senza lode. Per gli stessi, negli anni successivo, manterranno la stessa agevolazione se hanno conseguito tutti i crediti previsti nel piano di studi entro il 30 settembre, con una votazione media ponderata di 28/30.

Università degli Studi di Palermo

Sceglie la via della riduzione del divario digitale l’università del capoluogo siciliano. Dal prossimo anno accademico l’Unipa darà in dotazione 3mila tablet con scheda SIM da 20giga al mese per gli iscritti al primo anno dei corsi di studio triennali e magistrali a ciclo unico collocati nella fascia Isee 0. Per far fronte a questa iniziativa sono stati stanziati oltre 600mila euro dai fondi ministeriali. Inoltre, con il nuovo regolamento si aumenta l’esenzione dalle tasse da 13 mila a 25 mila euro e si riduce significativamente il peso della contribuzione per i redditi da 25 mila a 30 mila euro.

Tra i servizi attivati dall’ateneo si segnala anche la possibilità per la comunità studentesca di scaricare gratuitamente il pacchetto completo Microsoft Office 365 e gli abbonamenti gratuiti a servizi di car e bike sharing in convezione con AMAT.

Università degli Studi di Catania

Il primo grande sostegno dell’ateneo catanese è l’esenzione dalle tasse fino a 20 mila euro, sulla base dell’indicatore Isee relativo al nucleo dello studente. Il rettore Francesco Priolo ha spiegato in un video che dal prossimo anno accademico altri cinquemila studenti non dovranno versare i contributi all’università, arrivando così al 50% del totale degli iscritti esonerati dal pagamento delle tasse. Pagheranno di meno, sulla base di un criterio graduale, anche gli studenti che presentano un Isee compreso tra i 20 e i 30 mila euro. Infine, il tetto massimo di contributi per gli studenti che appartengono ad una fascia di reddito più alta viene incrementato di soli 50€.

Un altro aiuto agli studenti arriva con il sostengo alla mobilità nell’aria etnea. L’ateneo ha approvato un nuova formula per gli abbonamenti Fce e Amt riservati agli studenti iscritti. Con solo 15 euro in più (pari al costo di un abbonamento annuale) da versare al momento dell’iscrizione si potrà usufruire di un anno intero di abbonamenti per bus urbani o in alternativa per la metropolitana (30€ per entrambi).

Verranno infine stanziati 500 mila euro per i premi di merito da destinare ai migliori studenti di ciascun corso di laurea, oltre a 800 mila euro per i buoni libri e quasi un milione di euro per le collaborazioni part-time degli studenti nelle strutture dell’università.

Gli altri atenei statali

Tutte le altre università nazionali hanno messo in atto agevolazioni aumentando in genere il livello Isee utile al fine di non pagare le tasse per il prossimo anno accademico. Nello specifico le soglie fissate sono:

Fino a 20mila euro:

  • Università di Teramo
  • Università di Brescia
  • Università Statale Milano
  • Università di Insubria
  • Università di Macerata
  • Università di Camerino
  • Università di Torino
  • Università di Bari “Aldo Moro”
  • Università di Salento
  • Università di Sassari
  • Politecnico di Bari

Fino a 20.500mila euro:

  • Università di Roma Tre

Fino a 21mila euro:

  • Università dell’Aquila

Fino a 22mila euro:

  • Università del Sannio Benevento
  • Università di Firenze
  • Università di Siena

Fino a 23mila euro:

  • Università di Parma
  • Università di Ferrara
  • Università di Udine
  • Università di Bergamo
  • Università di Pavia
  • Università di Cagliari
  • Università di Pisa

Fino a 24mila euro:

  • Università di Genova

Fino a 25mila euro:

  • Università di Trieste
  • Università di Urbino

Fino a 26mila euro:

  • Università di Roma “Tor Vergata”

Infine, alcuni atenei hanno scelto invece di agevolare gli studenti con altre offerte. Le università della Calabria, l’Università degli Studi Mediterranea e l’UniCal, danno rispettivamente tablet gratuiti per le matricole e un premio per i laureati triennali in corso che scelgono una laurea magistrale. L’Università Luigi Vanvitelli in Campania, inoltre, mette a disposizione borse di studio a favore di studenti appartenenti allo stesso nucleo familiare e un contributo da 350 a 500€ per acquistare libri, pc o tablet.

E ancora l’Università Ca’ Foscari di Venezia mette in campo un fondo da 500mila euro per lo sconto delle tesse, un contributo da 100€ per pc e internet e bonus da 250€ per i trasporti e da 600€ per gli affitti. Da ultimo, l’Università di Padova fornirà delle borse di studio per 7.700 studenti meritevoli, connettività ad internet gratis per tutti, copertura dell’80% del costo per un pc per le matricole e un contributo da 500€ per l’affitto o di 350€ per i pendolari.