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Coronavirus, l’età media dei positivi è 30 anni: l’ultimo rapporto dell’ISS

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I casi di infezione da Coronavirus diagnosticati recentemente sono legati soprattutto ad attività ricreative, ma risultano essere meno gravi e in maggioranza asintomatici.

È scesa a circa 30 anni l’età più frequente nella quale avvengono i contagi da nuovo Coronavirus. Recita così l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e del ministero della Salute.

“In Italia, come in Europa e globalmente, si è verificata una transizione epidemiologica dell’epidemia da Sars-CoV-2 – si legge nel documento dell’Istituto Superiore di Sanità – con un forte abbassamento dell’età mediana della popolazione che contrae l’infezione. L’età mediana dei casi diagnosticati nell’ultima settimana è di 30 anni”.

“La circolazione – si legge  nel rapporto – avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità”.

“Si riscontra – continua il documento – un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici”.

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