News scuola. Continua a crescere lโapprensione per lโimminente riapertura delle scuole, dopo i sei mesi di chiusura forzata dallโemergenza sanitaria. La nuova ondata di contagi, in particolare, fa temere per uno slittamento della data dโapertura, ma il rinvio a dopo le elezioni, ipotizzato da alcuni, sarebbe soltanto unโalternativa lontana. La preoccupazione, perรฒ, รจ dovuta soprattutto al grande clima di incertezza, che ancora aleggia su linee guida e comportamenti da seguire in caso di contagi tra gli studenti. Vediamo, quindi, cosa prevedono le disposizioni in caso in cui venga riscontrato un positivo in classe.
Cosa succede se uno studente รจ positivo?
Uno dei dubbi che persistono riguardo alla riapertura delle scuole riguarda le procedure da seguire in caso di contagio di uno o piรน studenti. Se un alunno dovesse risultare positivo, si provvederร alla chiusura dellโistituto scolastico? In una serie di infografiche, il quotidiano laRepubblica ha cercato di spiegare nel dettaglio cosa succederร in presenza di una tale eventualitร , dopo aver preso visione di quanto espresso nel protocollo di sicurezza.
Se un alunno dovesse manifestare malessere in classe, occorrerร che il referente scolastico sia avvisato, cosรฌ da contattare telefonicamente i genitori. Il Protocollo di sicurezza, infatti, prevede che si debba provvedere quanto prima possibile โal ritorno al proprio domicilioโ e ad attivare i necessari protocolli sanitari per la sicurezza di tutti. Cosรฌ si legge nel documento pubblicato dal MI sui propri canali: โin caso di comparsa a scuola in un operatore o in uno studente di sintomi suggestivi di una diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, il CTS sottolinea che la persona interessata dovrร essere immediatamente isolata e dotata di mascherina chirurgica, e si dovrร provvedere al ritorno, quanto prima possibile, al proprio domicilio, per poi seguire il percorso giร previsto dalla norma vigente per la gestione di qualsiasi caso sospettoโ.
I genitori porteranno a casa il figlio e subito dovranno premurarsi di contattare il medico di famiglia o il pediatra, il quale, a sua volta, dovrร richiedere il tampone allโAsl di competenza. Se la sintomatologia dello studente dovesse iniziare giร a casa, ovviamente i genitori non manderanno il figlio a scuola e procederanno a ulteriori controlli.
E se il tampone dovesse risultare positivo? โLa presenza di un caso confermato โ si legge ancora nel documento pubblicato dal Ministero dellโIstruzione โ necessiterร lโattivazione da parte della scuola di un monitoraggio attento da avviare in stretto raccordo con il Dipartimento di prevenzione locale al fine di identificare precocemente la comparsa di possibili altri casi che possano prefigurare lโinsorgenza di un focolaio epidemicoโ.
In questa evenienza si dovrร notificare il caso e procedere alla verifica dei contatti del paziente. Si procederร , inoltre, alla sanificazione dellโistituto, mentre lโaula dovrร essere sanificata immediatamente dopo lโallontanamento dellโalunno. Quindi si procederร a mettere in quarantena per 14 giorni i โcontatti strettiโ del paziente. Se la classe, o una parte di essa, sarร messa in quarantena, si interverrร con la didattica a distanza. LโAsl potrebbe, inoltre, decidere se fare uno screening medico al personale scolastico.
La scuola, quindi, non sarร chiusa in presenza di uno o pochi casi di contagio, ma si provvederร ad arginare singolarmente i vari casi. Lโeventuale chiusura della scuola, cosรฌ come previsto dal Protocollo di Sicurezza, dovrร essere valutata dal dipartimento in base al numero di casi confermati o nellโeventualitร di focolai. LโAsl, inoltre, avrร la possibilitร di inviare unitร mobili per lโesecuzione di test diagnostici presso la struttura scolastica.
