Categorie: Attualità

Coronavirus, il ministro Boccia: “Dopo Ferragosto nuova stretta per le regioni”

Destano preoccupane i numeri dei contagiati regione per regione. A dichiararlo il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia. Il ministro ha poi spiegato come il governo intende intervenire nel caso in cui il livello del contagio dovesse salire ancora: revocando l'autonomia nelle decisioni alle singole regioni.

I numeri delle ultime ore non sono incoraggianti per le regioni. È quanto emerso da un’intervista realizzata su La Stampa con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.

Si prospetta all’orizzonte un nuovo piano di restringimenti in conseguenza all’aumento del livello dei contagi in tutta Italia. Pertanto il ministro ha dichiarato: “Se i numeri non cambiano sarà inevitabile: la prossima settimana si cercherà di condividere una scelta rigorosa con tutte le regioni”.

La notizia arriva proprio quando in Sicilia si registra il più alto incremento del numero di contagiati, anche in conseguenze della riapertura di luoghi di aggregazione.

Con i colleghi Speranza e Patuanelli abbiamo fatto un discorso chiaro alle regioni – spiega Boccia –: le discoteche non andavano proprio riaperte, le linee guida del governo andavano in questa direzione. Come sappiamo le regioni hanno una loro autonomia, che hanno anche rivendicato, e quindi” ammette “si stanno muovendo in ordine sparso”.

Si cerca di evitare il peggio monitorando l’attuale situazione: “Purtroppo i numeri non ci confortano, non tanto sul territorio nazionale – continua il Boccia –, quanto sul fronte internazionale. Stiamo ovviamente molto meglio degli altri Paesi europei, ma il virus circola, e dobbiamo tenere alta la guardia”. E conclude: “Monitoriamo la situazione ora per ora. Se serve, numeri del contagio alla mano, riconvoco i governatori domani stesso e prendiamo una decisione, anche immediata. Vediamo”.

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