A circa un mese dall'inizio del nuovo anno scolastico, la ministra dell'Istruzione conferma il ritorno alla didattica in presenza. Saranno garantite tutte le misure di sicurezza adeguate a contenere la creazione di focolai nelle classi, come le mascherine e i banchi singoli
L’aumento dei contagi negli scorsi giorni potrebbe far pensare che a breve si torni in una situazione di chiusura totale, anche per quanto riguarda la scuola. Tuttavia, la ministra Azzolina, in un’intervista per il “Corriere della sera” conferma che “La scuola il 14 riapre. Nessuno di noi pensa che si possa tornare a un lockdown generalizzato. Siamo più preparati. E laddove si verificasse qualche caso locale, abbiamo considerato il rischio chiusura e preparato gli strumenti per affrontare la situazione”.
Nel parlare dell’impegno che il Governo ha impiegato in questi mesi, la Azzolina afferma che tanto si è fatto per garantire la didattica digitale e sono stati investiti almeno “180 milioni per comprare device e fatto un ulteriore bando per 236 milioni per comprare agli studenti meno abbienti libri, PC e zainetti”. Inoltre, i lunghi mesi di didattica a distanza sembrano aver abituato il governo alla situazione e allo studio di condizioni migliori per il rientro in aula.“La situazione di oggi è molto diversa dallo scorso marzo e siamo l’unico Paese in Europa che sta lavorando sul distanziamento, per far rientrare tutti gli studenti in sicurezza a settembre”.
Per quanto riguarda gli strumenti che saranno adottati nelle classi, si discute molto per l’acquisto dei banchi singoli che “arriveranno anche a settembre. E io penso– afferma la ministra- che comprare 2,4 milioni di banchi sia un risultato enorme. Si era parlato solo di asta deserta. Con onestà intellettuale bisogna riconoscere che l’investimento sui banchi resterà per decenni”.
Misure più flessibili saranno prese per l’impiego delle mascherine. “Il Cts mi ha appena dato conferma – continua la Azzolina – che va indossata nelle situazioni di movimento. Ma se nelle aule si riesce a mantenere un metro di distanza, una volta seduto al banco lo studente può abbassare la mascherina”.
Poiché sono dei dispositivi di sicurezza indispensabili, ma devono essere cambiate spesso: “Le mascherine ci saranno sempre – conferma la ministra – le scuole ne avranno 11 milioni al giorno. Abbiamo messo su una macchina poderosa che permetterà al commissario Arcuri di erogare fino a 50 mila litri al giorno di gel igienizzante, altra cosa fondamentale. È un miracolo, nessun Paese europeo sta facendo quel che stiamo facendo noi”.
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