Un nuovo approccio di diagnosi precoce del cancro al colon-retto basato sullโanalisi molecolare di biomarcatori circolanti nel sangue periferico. A realizzarlo, tramite una piattaforma molecolare basata sulla tecnica Surface Plasmon Resonance Imaging (SPRI), รจ la giovane assegnista di ricerca dellโUniversitร di Catania Noemi Bellassai con la propria tesi di dottorato dal titolo โSurface Plasmon Resonance Imaging biosensors for cancer diagnosis: detection of circulating tumor DNAโ.
ย Una tesi che nei giorni scorsi รจ stata premiata con la Medaglia โLeonardo Da Vinciโ, il riconoscimento promosso dal Miur e gestito dalla Conferenza dei rettori (Crui) finalizzato a valorizzare a livello internazionale le competenze e le capacitร del capitale umano dellโalta formazione e della ricerca italiane.
In particolar modo, la tesi di Bellassai รจ stata premiata come unico elaborato scientifico nellโambito della Chimica in tutta Italia ed unico riconoscimento attribuito ad un candidato di una Universitร del Sud-Italia tra i 9 complessivamente assegnati per l’Azione 3 a candidati provenienti da istituzioni accademiche italiane.
Alla base delloย studio della ricercatrice etnea – svolta principalmente col gruppo di ricerca del prof. Giuseppe Spoto del dipartimento di Scienze chimiche dell’Universitร di Catania, allโinterno del progetto di ricerca โULTRAPLACADโ (ULTRAsensitive PLAsmonic devices for early CAncer Diagnosis) โ lโutilizzo della biopsia liquida, una nuova metodica non invasiva, altamente sensibile ed economicamente vantaggiosa, per isolare ed individuare frammenti di DNA di origine tumorale ed altre molecole target, quali ad esempio proteine e microRNA e cellule tumorali circolanti nei fluidi biologici (sangue, plasma, siero, urine e saliva), da campioni di pazienti con cancro sospetto o diagnosticato.
“La scoperta di mutazioni genomiche presenti nei biomarcatori tumorali circolanti ha incentivato sempre piรน lo sviluppo di piattaforme molecolari in grado di analizzare biomolecole dโinteresse direttamente nel sangue periferico di pazienti allo stadio iniziale del tumore โ spiega la dott.ssa Noemi Bellassai -. Questo approccio implica una maggiore tempestivitร nella diagnosi della patologia, un miglioramento delle attivitร di controllo clinico nelle fasi post-operatorie e/o post-trattamento terapeutico ed una notevole riduzione dei costi oltre a consentire di definire un nuovo modello di tecnologia di frontiera in ambito clinico“.
Uno studio triennale che ha permesso alla ricercatrice di realizzare “un biosensore plasmonico integrato ad un circuito microfluidico e a nanostrutture funzionalizzate per la rivelazione ultrasensibile di mutazioni puntiformi presenti nella sequenza del gene KRAS, riconosciuto come target molecolare circolante nel sangue periferico di pazienti sospetti o giร affetti da cancro al colon-retto“.
“Grazie alla realizzazione di un nuovo polimero con proprietร antifouling, in grado di minimizzare lโassorbimento non specifico sulla superficie del sensore di materiale biologico che puรฒ interferire negativamente sulla rivelazione delle sequenze target, il saggio SPRI รจ stato applicato direttamente a campioni di plasma umano ed offre unโottima discriminazione tra sequenze di DNA circolanti nel sangue di donatori sani e quelle mutate circolanti nel sangue di pazienti malati presenti a bassissime concentrazioni โ continua la ricercatrice etnea -. Il metodo di rivelazione risulta rapido, semplice, ultrasensibile, non richiede lโuso di marcatori fluorescenti e di protocolli di amplificazione della sequenza di DNA da identificare, superando cosรฌ alcuni degli ostacoli e delle limitazioni degli approcci attualmente disponibili per la diagnostica molecolare dei tumori basata su biopsia liquida“.
La ricercatrice etnea, inoltre, รจ stata ospite come visiting student per 6 mesi al Molecular NanoFabrication Group dell’Universitร di Twente – Mesa+ nei Paesi Bassi sotto la supervisione del prof. Jurriaan Huskens, dove ha sviluppato il polimero con proprietร antifouling per lโanalisi delle sequenze target direttamente nel plasma, e ha collaborato anche con la dott.ssa Roberta DโAgata del dipartimento di Scienze chimiche per lโottimizzazione del saggio SPRI, con il prof. Roberto Corradini dellโUniversitร di Parma per la realizzazione delle sonde molecolari PNA e con il dott. Patrizio Giacomini dellโIstituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma per i campioni biologici dei pazienti sempre allโinterno del consorzio internazionale del progetto ULTRAPLACAD.
“Il premio rappresenta lโulteriore conferma che lโUniversitร di Catania, scelta con consapevolezza ed orgoglio per il conseguimento di tutti i miei titoli accademici, dalla laurea triennale in Chimica, il cui percorso รจ stato valorizzato con un premio di studio per merito assegnato dal Dsc, sino al raggiungimento della mia attuale posizione di assegnista di ricerca e docente a contratto in Chimica analitica, sia capace di offrire grandi opportunitร di crescita personale e professionale in contesti internazionali per fare una ricerca scientifica di eccellenza esclusivamente catanese โ ha detto la dott.ssa Bellassai -. Attualmente il mio lavoro di ricerca come post-doc, sempre allโinterno dellโAteneo, si basa sulla progettazione e sviluppo di un nuovo metodo di diagnostica molecolare, che sfrutta un approccio digitale, per la rivelazione precoce di biomarcatori presenti nei fluidi biologici correlati a specifiche patologie mediante lโutilizzo di picoreattori a goccia. In futuro mi piacerebbe ripetere una seconda esperienza di interniship internazionale, come occasione per svolgere una ricerca scientifica sempre piรน dโavanguardia, e costruirmi un profilo competitivo per iniziare una possibile carriera accademica da ricercatore allโinterno dellโUniversitร di Catania“.