Reddito d'emergenza, bonus baby sitter e bonus sociali: sono questi i sussidi in scadenza a luglio. Ecco come funzionano e chi può richiederli.
Tra le misure di sostegno messe in campo dal Governo in seguito all’emergenza sanitaria, sono tre quelle che scadranno questo mese, il 31 luglio. Si tratta del Reddito d’emergenza, del bonus baby sitter e dei bonus sociali (gas e luce), tutti e tre in cadenza a fine luglio.
A dispetto delle stime preventivate dal Governo, sono di gran lunga inferiori le richieste dei cittadini italiani per avere accesso al Reddito di emergenza. Stando agli ultimi dati disponibili, risalenti allo scorso 7 luglio, soltanto 478.206 domande sono pervenute, a fronte del bacino di utenza di 868.000 preventivato in fase di approvazione del bonus.
Il reddito di emergenza consiste in un assegno di circa 400 euro, erogati per due mensilità, a cui vanno a sommarsi ulteriori 160 euro per ogni componente maggiorenne del nucleo familiare e 8o euro per ogni componente minorenne. L’assegno, in ogni caso, non può superare gli 800 euro complessivi, eccezioni fatta per i nuclei familiari con componenti affetti da disabilità (in questo caso, l’assegno può raggiungere la cifra massima di 840 euro).
Discorso opposto, invece, per quanto riguarda il bonus baby sitter, che ha raggiunto quota 800mila richieste. Il bonus consiste in un assegno pari a massimo 1200 euro, spendibile per baby sitter, centri estivi e assistenza da parte di nonni, purché non conviventi.
Il bonus baby sitter può essere frazionato in base alle esigenze e fra i diversi figli e, come il reddito di emergenza ,potrà essere richiesto fino al 31 luglio prossimo.
Sempre in scadenza a fine luglio sono anche i bonus sociali, vale a dire gli sgravi economici sulle bollette di luce, gas e acqua. La durata complessiva di questo bonus è di 12 mesi ed è rivolto a quei nuclei familiari numerosi con Isee massimo inferiore agli 8.265 euro. Per le famiglie con meno di quattro figli, invece, l’Isee non può superare soglia 20mila euro.
L’accesso al sussidio è garantito anche ai percettori di reddito o pensione di cittadinanza e in casi di gravi disabilità, che richiedano l’impiego di macchinari elettrici in casa. Per un totale di 1,8 milioni di euro erogati, soltanto uno su tre dei beneficiari potenziali, però, ha fatto richiesta per accedere al sussidio. Dal 1° gennaio 2021, quindi, il bonus avverrà automaticamente per gli aventi diritto, senza che le famiglie, dunque, presentino domanda.
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