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Sicilia, c’รจ l’accordo per un nuovo corso di laurea in Restauro

restauro
Siglato accordo per un nuovo corso di laurea in Sicilia tra la Regione e l'Universitร  di Palermo: un'ottima opportunitร  per gli studenti siciliani. Ecco i dettagli.

Sicilia: c’รจ l’accordo tra la Regione Siciliana e l’Universitร  di Palermo per una nuova laurea in Restauro. La convenzione รจ stato siglata ieri allโ€™Orto botanico per la nascita di un corso di laurea Magistrale a ciclo unico in conservazione e restauro dei Beni culturali, abilitante alla professione di restauratore.

Il commento del rettore dell’Universitร  di Palermo

“L’impegno del nostro ateneo nei confronti della conservazione e del restauro dei beni culturali del territorio siciliano รจ iniziato giร  a partire dall’inizio degli anni 2000 – sottolinea il rettore dell’Universitร  di Palermo Fabrizio Micari – con l’attivazione, in collaborazione con l’assessorato e il Centro regionale per la progettazione e il restauro (Crpr), del primo corso di laurea triennale, a cui si รจ successivamente aggiunto il corso magistrale, giร  da alcuni anni riuniti in un unico ciclo di studi che abilita alla professione di restauratore. Questo corso รจ uno dei fiori all’occhiello della nostra offerta formativa, a maggior ragione in una terra come la nostra, in cui le figure dei restauratori sono fondamentali per i necessari interventi che preservano l’inestimabile patrimonio di beni artistici e culturali.

Il lavoro che i nostri studenti hanno svolto in luoghi importantissimi del patrimonio artistico-culturale siciliano sia nelle fasi di tirocinio, sia nelle realizzazioni delle tesi di laurea, รจ stato infatti sempre molto apprezzato. Ritengo molto importante questa convenzione, a cui ho sempre tenuto particolarmente – continua – La firma di oggi prevede due azioni molto rilevanti: offrire agli studenti l’opportunitร  di svolgere le attivitร  di tirocinio, essenziali proprio per la natura del corso, presso i laboratori d’eccellenza del Crpr e gli insegnamenti dei suoi dipendenti mettendo a sistema le loro conoscenze ed esperienze nelle discipline storico artistiche e nel restauro. Auspico, quindi, la massima disponibilitร  e l’impegno in questa sinergia istituzionale, ancora piรน significativa perchรฉ dedicata alla formazione e quindi al futuro dei nostri giovani”.

Il commento dell’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identitร  siciliana

“Attraverso la convenzione sottoscritta con l’Universitร  di Palermo, il governo Musumeci manifesta la propria volontร  di rafforzare sempre piรน la collaborazione tra istituzioni nell’interesse comune – dichiara l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’identitร  siciliana Alberto Samonร  – Considero il corso di laurea magistrale in Conservazione e restauro dei beni culturali un’opportunitร  di alta formazione che rende i giovani siciliani professionalmente competitivi e pronti ad affrontare le sfide e le opportunitร  che il mondo del lavoro offre loro alla fine del percorso accademico. Coniugare le competenze scientifiche dei docenti dell’ateneo di Palermo con il know-how, l’esperienza e la qualificazione professionale degli esperti del Centro della Regione Siciliana costituisce, infatti, un valore aggiunto. Proprio in questi giorni, all’interno del cantiere che abbiamo aperto all’Oratorio dei Bianchi di Palermo per il restauro degli arazzi fiamminghi di Marsala, ho avuto modo di apprezzare una giovane restauratrice la cui formazione si รจ compiuta all’interno del corso di restauro: dimostrazione che il mercato del lavoro รจ pronto ad accogliere i giovani tecnici che si sono formati coniugando competenza, sacrificio e passione”.

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Il commento del coordinatore del corso di laurea

“Riferendosi alle sole attivitร  di restauro di manufatti del territorio siciliano oggetto delle prove finali di laurea, dal 2012 sono stati realizzati circa 150 restauri completi. Le relative indagini diagnostiche sono definite di concerto con gli organi preposti, con i responsabili dei laboratori scientifici attivi presso le strutture di UniPa e del Crpr – spiega Franco Palla, coordinatore del corso di laurea – L’alta sorveglianza e il controllo delle fasi operative, nel rispetto dei progetti presentati รจ di competenza della soprintendenza dei Beni culturali. La qualitร  della preparazione dei nostri laureati รจ anche certificata dai dati relativi all’occupazione: ad esempio a fine 2018 tredici dottori magistrali sono stati assunti a tempo indeterminato, come restauratori qualificati, presso istituti italiani del ministero dei Beni culturali. I dati di Almalaurea riportano che, a tre anni dal conseguimento del titolo, lavora il 93% dei nostri laureati in conservazione e restauro dei Beni culturali”.


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