In questi giorni il Consiglio dell’Unione Europea è riunito a Bruxelles per trovare la quadra sul Recovery Fund, il finanziamento, parte a fondo perduto, e parte in forma di prestito, che verrà concesso all’Italia e agli altri Paesi membri per far ripartire l’economia dopo lo shock causato dall’emergenza sanitaria. Il principale oppositore alla ripartizione dei fondi così come proposta dalla Commissione Europea è il gruppo dei Paesi frugali. Se ne parla molto nei TG e sui giornali, ma per molti non è ancora chiaro cosa significhi questa dicitura.
I Paesi frugali sono un gruppo costituito da quattro Paesi dell’Unione Europea (Paesi Bassi, Austria, Danimarca e Svezia). La definizione è stata data già a febbraio dal Financial Times, che utilizzò l’aggettivo “frugal” per descrivere i quattro stati “parsimoniosi” dell’Unione, quelli più attenti all’accorta gestione delle finanze pubbliche. Al quotidiano d’economia, infatti, i quattro premier spiegarono il perché della loro politica. L’aggettivo è stato tradotto in italia come “frugale”, malgrado il significato in italiano sia leggermente più diverso e specifico (moderazione nel mangiare e nel bere).
Il gruppo, guidato dal premier olandese Mark Rutte, vorrebbe delle garanzie sull’utilizzo dei fondi europei e, soprattutto, vorrebbe diminuire i finanziamenti a fondo perduto, puntando maggiormente sui prestiti.
Ecco, quindi, svelato chi sono i “Frugal Four”, guidati rispettivamente dai premier Mark Rutte, Sebastian Kurz, Mette Frederiksen e Stefan Löfven.