L’estate prosegue spedita e il tempo scorre inesorabilmente. I “maturi” ora sono davanti a diverse strade: tra queste quella che porta all’università. Il loro viaggio nel nuovo mondo accademico partirà a settembre con i primi test d’ammissione, per poi proseguire con l’immatricolazione.
Test d’ammissione: numero programmato locale, nazionale e numero non programmato
Il primo passo per le future matricole è quello dell’iscrizione ai test d’ammissione e al loro svolgimento, in modo da poter entrare nel corso di laurea scelto. Tuttavia, c’è da fare i conti da una parte con i corsi ad accesso programmato a livello locale e quelli a livello nazionale.
Per chi ha scelto corsi col numero programmato a livello locale dovrà consultare periodicamente il sito dell’università in cui si vuole entrare, in modo da sapere quando si svolgeranno i test d’ammissione per l’anno accademico 2020/2021. In questo caso, alcuni si potranno già tenere nel periodo estivo, altri – come normalmente accade – nel mese di settembre.
Simile la questione relativa ai corsi con il numero programmato a livello nazionale: in questo caso, il candidato dovrà concorre in una graduatoria nazionale e non relativa solo all’università scelta. Anche qui bisogna consultare il sito dell’Ateneo.
Vita più semplice per chi ha scelto i corsi ad accesso non programmato. In questo caso l’ammissione non è definita dal test, ma è assolutamente libera. Le matricole di queste facoltà dovranno allora seguire le procedure indicate dalle università scelte, per potersi direttamente iscrivere al corso di laurea aperto.
Immatricolarsi: tasse e ISEE
Scegliere l’università è scegliere anche di investire liquidità nello studio. Dal 2015, gli atenei chiedono la presentazione dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente). Questo documento permette un’eventuale riduzione delle tasse da pagare per proseguire gli studi universitari.
Tasse universitarie che si dividono in rate: la prima è quella d’iscrizione all’anno accademico e nel corso di laurea dell’università di appartenenza. A seguire, nella seconda parte dell’anno accademico (in questo caso nel 2021), si pagheranno altre due rate.